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L’ex Alitalia cambia nome: nasce la nuova compagnia aerea Ita-Airways

Con 2.800 lavoratori su 10.500 lasciati a terra, la nuova società Ita debutta con la flotta che aveva volato per Alitalia. Nonostante non vi sia continuità tra le due società, la nuova azienda ha acquistato per 90 milioni di euro il marchio dell’ex compagnia di bandiera. L’intenzione però non è quella di riutilizzarlo: dopo le prime settimane, Ita-Airways volerà con un nuovo logo e nuovi aerei.
A cura di Gabriella Mazzeo
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Da oggi, Ita volerà con il nuovo nome di Ita Airways. Lo ha annunciato Fabio Lazzerini, amministratore delegato della nuova società parente di Alitalia, durante la conferenza stampa per il decollo della nuova compagnia aerea. "Da oggi il nome dell'azienda è questo – ha dichiarato -. Guardiamo avanti e guardiamo al futuro. Vogliamo dimostrarlo così". Lazzerini ha però precisato di voler conservare anche un po' dell'eredità passata. "Abbiamo voluto conservare i colori: verde e rosso sono gli stessi di Alitalia e l'acquisto del marchio di ieri rispetta questa logica: non vogliamo disperdere un valore". Ita ha acquistato il marchio nella serata di ieri per 90 milioni di euro: sono in arrivo però nuovi aerei che recheranno il nome "Ita Airways". Per le prime settimane, la nuova compagnia volerà con la livrea classica dell'ex compagnia di bandiera, ma quando arriveranno i nuovi aerei il vecchio logo finirà nei cassetti della società che lo ha comprato poche ore prima del debutto. Motivo dell'acquisto? Non il rilancio, la impedire ad eventuali concorrenti di farlo proprio.

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Gli aerei della nuova Ita Airways saranno azzurri con le ali bianche e il tricolore sulla coda. Sarà questa la livrea annunciata nel corso della conferenza stampa per il primo giorno di volo della nuova compagnia. "Vogliamo qualcosa che ci rappresenti con onore nel mondo – ha dichiarato il direttore marketing Giovanni Perosino -. Vedete un azzurro, un tricolore e un logo in oro bianco. L'aspetto degli aerei che avremo nei prossimi mesi si rifletterà anche sulle divise". Lazzerini ha annunciato inoltre che la nuova compagnia erede di Alitalia partirà con 52 aerei per poi arrivare a 76 entro il prossimo anno. "Cinquantadue aerei sono il necessario per servire il mercato attuale" ha spiegato l'amministratore delegato.

L'ultimo volo di Alitalia

Nella serata di ieri è andato in scena l'ultimo volo di Alitalia: l'aereo della compagnia aerea di bandiera è partito da Cagliari alle 22.15 ed è arrivato all'aeroporto di Roma Fiumicino alle 23.15. L'ultimo atto dopo 74 anni di storia: quest'oggi, invece, ha volato per la prima volta alle 6.20 sulla tratta Milano Linate-Bari un aereo della società Ita Airways che ha acquistato il marchio Alitalia a poche ore dal debutto ufficiale. L'acquisto è stato accordato per soli 90 milioni di euro con un prezzo d'asta di base da 290 milioni. La prima offerta era stata rifiutata: Alitalia avrebbe voluto molto di più di 290 milioni per cedere il marchio. Eppure, alla fine, ha dovuto accontentarsi di molto meno. Ita manterrà quindi gran parte degli aerei e il logo di volo (soltanto per le prime settimane). Restano ancora molte però le questioni da risolvere per quanto riguarda il passaggio sostanziale dalla vecchia compagnia di bandiera ad Ita Airways.

La compagnia nasce tra le proteste delle migliaia di lavoratori e lavoratrici lasciati a terra. Ita inizia a volare infatti con 2800 dipendenti a fronte dei 10.500 lavoratori della vecchia Alitalia. Su questi numeri si è consumato lo scontro tra l'azienda e i sindacati: proteste, scioperi e manifestazioni di piazza per permettere ai dipendenti di tornare a lavoro con la nuova compagnia. Ita vola infatti con meno asset e gestisce meno tratte: la sua nascita è stata resa possibile da un accordo tra Italia e Commissione Europea che prevede la discontinuità economica tra la vecchia compagnia e la nuova. Ita dunque inizia quasi da zero, ottenendo con gare pubbliche la gestione di servizi prima propri di Alitalia come manutenzione, il marchio e i servizi a terra. La società, però, non erediterà i debiti dell'ex compagnia di bandiera.

La gara per aggiudicarsi il marchio andata deserta

Per il marchio, Alitalia aveva chiesto almeno 290 milioni di euro: a quella prima gara non aveva partecipato nessuno. Ita ha offerto invece 90 milioni che poi l'ex compagnia di bandiera ha dovuto accettare. Secondo l'amministratore delegato della nuova azienda, Fabio Lazzerini, la storia di Alitalia non giustificherebbe comunque un prezzo di 290 milioni. Secondo la Commissione Europea, la compagnia sarebbe valsa sul mercato 110 milioni.

I contrasti tra Ita e sindacati sui contratti dei dipendenti

I sindacati hanno chiesto alla compagnia un contratto collettivo stipulato in seguito a una contrattazione tra datori di lavoro e rappresentanti dei lavoratori. Ita, invece, ha fatto sapere di voler assumere 2.800 persone e avviare l'attività con un regolamento aziendale formulato unilateralmente dalla compagnia. Per questo motivo sono state diverse le manifestazioni dei lavoratori: fino a ieri coloro che sono rimasti a terra hanno protestato esibendo il marchio dell'ormai ex Alitalia. La prospettiva fornita da Ita era quella di partire con meno di 3mila lavoratori per poi far rientrare i dipendenti della vecchia compagnia dopo aver consolidato il business in un piano spalmato su quattro anni. I sindacati di categoria avevano quindi proposto la mobilitazione dei lavoratori.

Biglietti e rimborsi da Alitalia a Ita Airways

Restano ancora aperti i punti dei rimborsi e del programma fedeltà "Mille miglia" previsto per i clienti abituali Alitalia. Per la discontinuità citata tra Ita e la vecchia compagnia, i biglietti acquistati fino al 15 ottobre non potranno essere operati dalla neonata azienda. I voli saranno quindi rimborsati con un fondo da 100 milioni di euro istituito dal Governo. Un fondo che però rischia di risultare insufficiente secondo Assoutenti. Il programma Millemiglia, invece, rischia di diventare carta straccia. Secondo l'accordo tra governo e Commissione Europea, Ita non può partecipare alla gara per ottenere Alitalia Loyalty, società di proprietà di Alitalia. Circa 6,1 milione di utenti iscritti, dunque, rischiano di perdere tutti i punti accumulati con la vecchia compagnia. Possibile che Loyalty venga acquistata da un'altra società che nulla ha a che fare con il settore aereo per stringere una partnership con la nuova Ita.

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