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Investito davanti casa, Moreno muore dopo 3 anni di coma: “Guida la tua Harley sopra questo cielo”

Il 61enne era un volto conosciuto tra Santa Maria di Sala e Mirano, soprattutto per il grande impegno nel volontariato che abbinava a quella per le moto Harley-Davidson.
A cura di Antonio Palma
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Non ce l’ha fatta Moreno Gambaro, il grafico e motociclista veneziano investito sulle strisce pedonali davanti casa nel 2019. L’uomo è deceduto nei giorni scorsi dopo tre anni di coma in un centro di riabilitazione a Camposampiero, nel Padovano.

Il 61enne era un volto conosciuto tra Santa Maria di Sala e Mirano, soprattutto per il grande impegno nel volontariato che abbinava a quella per le moto Harley-Davidson. Non a caso tra i primi a ricordarlo dopo la notizia del decesso, quelli del gruppo Treviso Chapter di cui faceva parte girando l’Italia in sella alla sua Harley.

“È stato socio, Officer ed amico prezioso nel Treviso Chapter per molti anni, condividendo molte avventure on the road e non solo. Un personaggio davvero originale, ironico, innovativo, un vero vulcano di idee. Un amante delle nostre Harley-Davidson, sempre attento a rendere le sue impeccabili ed uniche” lo descrivono gli amici motociclisti.

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"Moreno era sempre perfetto, impeccabile, e nel Miranese lo conoscevano bene anche perché ogni anno partecipava alla maratona dei Babbo Natale in moto, da Mirano a Chirignago, il cui ricavato va in beneficenza a una casa di comunità per i minori" raccontano dal direttivo del Treviso Chapter.

“Moreno Gambaro è e resterà per sempre nei nostri cuori. Che la terra ti sia lieve, amico caro, e che tu possa continuare a guidare la tua moto sopra questo cielo vegliando su di noi” hanno aggiunto dal gruppo.

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Il decesso risale all’8 dicembre scorso ma i funerali di Moreno Gambaro di svolgeranno solo venerdì 23 dicembre alle ore 10,30 presso la Chiesa Parrocchiale di San Bartolomeo Apostolo di Salzano.

La procura che indaga sul terribile incidente, avvenuto il 12 novembre 2019 sulla Noalese, sulle strisce pedonali in località Tre Ponti, infatti ha deciso di disporre l’autopsia sulla dell’uomo prima della riconsegna ai familiari per l’ultimo saluto. Il fascicolo, aperto per lesioni gravissime, infatti, ora prevede il reato di omicidio stradale.

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