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Intossicazione di botulino in Sardegna, i ricoveri salgono a 8: batterio nella salsa di guacamole a una sagra

Tutti i pazienti avevano consumato cibo condito con salsa di guacamole proveniente da uno stand messicano presente alla Fiesta Latina di Monserrato, in provincia di Cagliari.
A cura di Davide Falcioni
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Sale a otto il numero delle persone ricoverate per sospetta intossicazione da botulino in seguito alla partecipazione alla Fiesta Latina, manifestazione svoltasi dal 22 al 24 luglio in via Caracalla a Monserrato, in provincia di Cagliari. Due nuovi pazienti sono stati ricoverati nel reparto di Neurologia dell’ospedale Brotzu, mentre resta grave in Rianimazione una donna di 38 anni.

Oltre ai casi confermati, sono al vaglio delle autorità sanitarie altri tre casi sospetti: uno presso il Brotzu e due (madre e figlio) al Policlinico di Cagliari. Tuttavia, in attesa dei risultati degli esami, i loro nominativi non risultano ancora inseriti nel registro del servizio di Igiene pubblica della Asl. Le autorità sanitarie locali, in collaborazione con l’Istituto Superiore di Sanità, continuano a monitorare attentamente l’evolversi della situazione.

Tutti i pazienti avevano consumato cibo condito con salsa di guacamole proveniente da uno stand messicano presente alla manifestazione. I tempi di insorgenza dell’intossicazione da botulino sono variabili e dipendono da diversi fattori, motivo per cui alcuni casi stanno emergendo solo in questi giorni.

Nel frattempo, sono in corso le analisi sulle confezioni di guacamole sequestrate a Porto Frailis, in Ogliastra, dove la carovana della festa si era spostata dopo Monserrato. Le autorità sperano che solo una partita di salsa, distribuita proprio a Monserrato, sia risultata contaminata: questa eventualità farebbe ritenere chiusa la vicenda con un numero limitato di intossicazioni

Cos’è l’intossicazione alimentare da botulino

L’intossicazione da botulino, o botulismo alimentare, è una grave forma di avvelenamento causata dalla tossina prodotta dal batterio Clostridium botulinum. Questo microrganismo si sviluppa in assenza di ossigeno, tipicamente in alimenti conservati in modo non corretto o contaminati.

I sintomi del botulismo si manifestano generalmente entro 12-36 ore dal consumo dell’alimento contaminato e includono difficoltà a parlare e deglutire, visione doppia o offuscata, secchezza delle fauci, debolezza muscolare progressiva e, nei casi più gravi, paralisi respiratoria che può mettere a rischio la vita del paziente. Per questo motivo, il botulismo richiede un intervento medico urgente e spesso il ricovero in ospedale.

La prevenzione passa principalmente attraverso l’attenta manipolazione e conservazione degli alimenti, soprattutto quelli in barattolo o sott’olio, e il rispetto delle norme igienico-sanitarie. La diffusione tempestiva delle informazioni e i controlli delle autorità sanitarie sono fondamentali per contenere eventuali focolai.

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