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Insieme per 83 anni, due gemelli muoiono a dodici ore di distanza a causa del Covid

Primo e Giacomo sono nati insieme nel 1937 e per 83 anni hanno vissuto senza mai separarsi: i due, che non si sono mai sposati, hanno continuato a vivere nella casa dei genitori fino a quando non hanno contratto il Covid. Ricoverati in terapia intensiva, i due sono morti a dodici ore di distanza l’uno dall’altro.
A cura di Gabriella Mazzeo
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Primo e Giacomo
Primo e Giacomo

Venuti al mondo insieme, sono morti uno a dodici ore di distanza dall'altro. Il Covid-19 ha portato via Primo e Giacomo Pedron, nati il 30 gennaio del 1937. Mai stati lontani, anche solo per un giorno della loro vita. Insieme nel lavoro e in casa. Non si sono mai sposati e hanno condiviso per 83 anni la stessa casa nella zona di Bragni di Cadoneghe che li ha accolti da bambini. Dopo il tampone positivo al Coronavirus, le condizioni dei due si sono aggravate nello stesso momento e lunedì 28 dicembre i loro familiari hanno richiesto l'intervento dell'ambulanza. Il terzo fratello Luciano, sacrestano nella chiesa di San Bonaventura alla Castagnara ha fatto sapere che i due fratelli sono deceduti. "Non ce l'hanno fatta. Pochi giorni dopo Natale si sono aggravati. Sono saliti con le loro gambe sull'ambulanza e per questo non credevo che potesse andare a finire così", spiega.

Il quadro clinico dei due gemelli è andato via via peggiorando dopo il ricovero in terapia intensiva. Giacomo è morto la sera del 1 gennaio, mentre Primo si è arreso poche ore dopo. Un altro fratello, Antonio, viveva con i due e anche lui è stato ricoverato pochi giorni dopo all'ospedale di Padova. "Visto cosa è accaduto a Primo e Giacomo, siamo molto preoccupati per lui e speriamo che tenga duro e ne esca" ha dichiarato Luciano. Primo e Giacomo avevano un legame unico: sono stati uniti per tutto il corso della loro vita e se ne sono andati a dodici ore di distanza, come se dovessero restare uniti anche nella morte. I due, insieme al terzo fratello, erano rimasti a vivere nella casa dei genitori e quando la madre è rimasta vedova, per 40 anni sono occupati di lei e se ne sono presi cura fino a sei anni fa, quando la donna è morta all'età di 104 anni.

Primo aveva fatto il falegname, ma poi si era unito ai due fratelli come imbianchino. "Hanno dipinto loro la chiesa di San Bonaventura, mentre mio fratello Antonio l'ha costruita ", ricorda Luciano. Proprio in questa chiesa, a Castagnara di Cadoneghe sarà celebrato il funerale. Il sindaco Marco Schiesaro ha espresso solidarietà a una famiglia storica del luogo. "Sono vicino ai Pedron – afferma – ma desidero ricordare anche le altre famiglie degli altri nostri concittadini che negli ultimi mesi ci hanno lasciato a causa del virus. I cittadini positivi attualmente sono 255. Oltre 50 sono in attesa di ricevere invece l'esito. Questi sono i numeri più alti per noi dall'inizio dell'epidemia e rinnovo l'invito a prestare attenzioni e a seguire le regole".

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