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Influenza, si va verso il primo milione di contagiati a dicembre

L’influenza 2019 ha già contagiato poco meno di 900mila persone. A rivelarlo l’ultimo bollettino  InfluNet aggiornato all’11 dicembre, diffuso dall’Istituto Superiore di Sanità (Iss) e redatto dal Dipartimento Malattie Infettive dell’Istituto superiore di sanità. Il trend di contagi è in linea con i dati 2018.
A cura di Davide Falcioni
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L'influenza 2019 ha già contagiato poco meno di 900mila persone. A rivelarlo l'ultimo bollettino  InfluNet aggiornato all’11 dicembre, diffuso dall’Istituto Superiore di Sanità (Iss) e redatto dal Dipartimento Malattie Infettive dell'Istituto superiore di sanità. Nel nostro paese la circolazione dei virus influenzali si sta intensificando e il numero dei contagi si sta avvicinando al primo milione: da metà ottobre alla fine della scorsa settimana, sono stati registrati circa 887.000 casi, ma negli ultimi giorni la soglia dei 900mila è stata sicuramente superata. Tuttavia, come si legge nel dossier, “nella quarantanovesima settimana del 2019 l’andamento della curva epidemica è sovrapponibile a quella della scorsa stagione influenzale”.

Il numero di contagi di influenza stimati nella 49esima settimana di quest'anno, cioè dal 2 all’8 dicembre, è pari a circa 174mila, con un’incidenza di 2,88 casi ogni mille assistiti. La malattia, secondo i dati sulla frequenza delle sindromi influenzali inviati da 756 medici diffusi su tutto il territorio italiano, colpisce soprattutto i bambini di età inferiore ai cinque anni: fino ai 4 anni di età l’incidenza è di 6,64 casi ogni mille pazienti. Nella fascia anagrafica tra i 5 e i 14 anni il valore si attesta sui 2,87 casi per mille, mentre è a 3,07 nella fascia tra i 15 e i 64 anni. Infine, tra gli anziani di età pari o superiore a 65 anni l’incidenza è di 1,46 casi per mille assistiti.

I dati contenuti nel bollettino indicano che in Piemonte, Lombardia, provincia autonoma di Trento, Friuli Venezia Giulia, Emilia-Romagna, Marche, Abruzzo e Sicilia è stata superata la soglia epidemica. Nel rapporto i ricercatori dell'ISS spiegano che “l’incidenza osservata in alcune regioni è fortemente influenzata dal ristretto numero di medici e pediatri che hanno inviato, al momento, i loro dati”. Il bollettino pubblicato dall’Istituto Superiore di Sanità (Iss) si riferisce alle informazioni derivanti da circa 1.366.700 assistiti ogni settimana, pari al 2,3% dell’intera popolazione italiana.

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