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Infermiere di 38 anni si schianta contro un tir mentre va a lavoro: Salvatore muore in ambulanza

Salvatore Silvestre, infermiere di 38 anni, è morto mentre andava a lavoro: si è schiantato in moto contro un tir a Spinea, dove risiedeva. La notizia ha gettato nello sconforto la compagna Antonietta e i colleghi dell’ospedale Civile di Venezia.
A cura di Lorenzo Bonuomo
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Salvatore Silvestre, la vittima dell'incidente (Facebook)
Salvatore Silvestre, la vittima dell'incidente (Facebook)

Un impatto improvviso, violento e fatale, avvenuto contro un mezzo pesante che usciva da una ditta di trasporti. Questa è stata la triste fine di Salvatore Silvestre, un 38enne originario della provincia di Napoli che lavorava come infermiere all'ospedale Civile di Venezia.

L'uomo era partito in sella alla sua motocicletta dal comune di Spinea, dove risiedeva, per andare a lavoro. Ma ieri non ha fatto in tempo nemmeno a uscire dal paesino: all'altezza di un incrocio poco distante da casa sua, il motociclista si è schiantato contro un tir ed è stato scaraventato con forza sull'asfalto.

Un'ambulanza si è precipitata nel luogo dell'incidente. Una volta caricato a bordo il ferito, questa è schizzata a tutta velocità verso l'ospedale dell'Angelo di Mestre. Ma è stato tutto inutile: Silvestri è morto in barella durante il tragitto, nonostante gli sforzi dei soccorritori di salvargli la vita.

Non vedendolo arrivare a lavoro, i colleghi dell'infermiere si sono subito allarmati: l'uomo era conosciuto in reparto per la sua puntualità. Poco più tardi, da Mestre, è giunta loro la comunicazione del decesso. La terribile notizia ha gettato tutti nello sconforto.

Silvestre si era trasferito in Veneto da pochi anni e aveva da subito stretto amicizia con tanti colleghi di reparto. L'uomo ha lasciato la compagna Antonietta, anche lei originaria della Campania e impiegata in ambito sanitario.

La sindaca di Spinea, Martina Vesnaver, ha espresso parole di rammarico e cordoglio – riportate da Venezia Today – sulla tragedia che ha coinvolto la vittima e i familiari colpiti dal lutto: "Mi unisco al dolore della famiglia. Rammarica pensare a delle vite spezzate così prematuramente".

Ancora poco chiare le circostanze dell'incidente mortale: gli inquirenti sono al lavoro per far luce sui dettagli dell'accaduto, in modo da accertare anche le eventuali responsabilità.

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