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Incidenti sul lavoro: dopo la tragedia di Livorno, altre due vittime a Bologna e Firenze

Un operaio di 52 anni è caduto da un traliccio a San Godenzo, in Mugello, un altro di 56 anni è morto folgorato in un incidente a Bologna in ambito ferroviario. Mercoledì la tragedia di Livorno dove hanno perso la vita due operai.
A cura di Susanna Picone
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Almeno due persone sono morte oggi mentre svolgevano il loro lavoro. Due morti che si registrano all’indomani della tragedia di Livorno, dove altre due persone sono decedute in seguito all’esplosione di un serbatoio al porto. Un operaio è morto a Bologna, l’altro a San Godenzo, in Mugello (Firenze). La vittima di Bologna è Carmine Cerullo, esperto caposquadra di una ditta torinese che ha in appalto interventi di manutenzione elettrica per le Ferrovie. Cerullo, che aveva cinquantasei anni ed era napoletano, è morto folgorato. Era su un carrello elevatore per sistemare alcuni pannelli su un traliccio della linea Alta Velocità Bologna-Venezia, nei pressi del bivio Navile quando è venuto in contatto con i cavi ad alta tensione e una scarica lo ha ucciso all'istante. I colleghi hanno subito dato l'allarme, ma i soccorritori non hanno potuto fare nulla. La Procura di Bologna ha aperto un fascicolo per omicidio colposo, per ora contro ignoti, ed è stata avviata un'inchiesta interna di Rete Ferroviaria Italiana che in una nota esprime il proprio cordoglio e la propria vicinanza ai familiari della vittima.

In Toscana operaio precipita da un'altezza di 4 metri – Il secondo incidente sul lavoro mortale della giornata è avvenuto a San Godenzo, in Mugello (Firenze). La vittima è un operaio napoletano di cinquantadue anni. L'incidente è avvenuto intorno alle 11.30 in una zona boschiva in località Fiera dei Poggi. Secondo quanto spiegato dai carabinieri, l'uomo è caduto da un'altezza di circa 4 metri mentre stava lavorando a un traliccio della società telefonica Vodafone. Da quanto emerso il cinquantaduenne lavorava per una ditta esterna alla società telefonica. In corso d'accertamento le cause per le quali ha perso l'equilibrio. Sul posto, insieme a sanitari e carabinieri, sono intervenuti i tecnici del servizio di prevenzione infortuni sul lavoro dell'Asl e il pm di Firenze Antonino Nastasi. Il magistrato ha poi disposto il trasferimento della salma all'istituto di medicina legale di Firenze e  il sequestro delle attrezzature e dell'area interessata.

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