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In quattro tentano di strangolare un infermiere in ospedale: rissa al pronto soccorso a Palermo

Quattro persone hanno tentato di strangolare un infermiere nel pronto soccorso dell’ospedale Cervello di Palermo. Gli aggressori sarebbero i familiari di una paziente ricoverata. Aggredito anche un vigilante che avrebbe cercato di difendere il sanitario.
A cura di Gabriella Mazzeo
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Quattro persone hanno tentato di strangolare un infermiere nell'ospedale Vincenzo Cervello di Palermo. Gli aggressori sarebbero un padre e tre figli, familiari di una paziente ricoverata al pronto soccorso. I quattro avrebbero picchiato un infermiere e un vigilante, colpendoli a calci e pugni e tentando poi di strangolare il sanitario.

Nella rissa hanno provocato danni all'area di emergenza e minacciato le vittime dell'aggressione, promettendo loro di "tornare con i rinforzi". I sanitari del 118 hanno allertato il 112 e sul posto sono arrivati gli agenti della polizia che ora indagano sull'accaduto.

Sulla vicenda è intervenuto anche il sindacato Fials che ha espresso solidarietà alle vittime. "Proviamo sdegno e preoccupazione per quanto successo – continuano Giuseppe Forte, Antonino Ruvolo e Giovanni Cucchiara  della segreteria provinciale -. Massima vicinanza ai lavoratori aggrediti. Auspichiamo che la normativa nazionale possa essere applicata quanto prima in modo stringente. Ringraziamo il primario e la direzione sanitaria che, appena informati, si sono precipitati sul luogo dell'aggressione a supporto dell'operatore picchiato e di tutto il personale in turno".

L'aggressione è avvenuta sotto gli occhi dei pazienti che in quel momento si trovavano in attesa del loro turno in pronto soccorso. Secondo quanto emerso finora, gli aggressori sarebbero stati familiari di una persona ricoverata. Non è chiaro cosa abbia scatenato il pestaggio ai danni dei due dipendenti. Entrambi hanno trovato l'appoggio dei pazienti e del resto del personale sanitario che ha allertato il 112 per chiedere un intervento sul posto. I familiari della donna ricoverata sono stati allontanati e ora dovranno rispondere di lesioni nei confronti dei dipendenti aggrediti durante il loro turno di lavoro in ospedale.

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