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Covid 19

In Italia si è fermato il calo dei ricoveri in terapia intensiva

Secondo il bollettino di oggi, giovedì 8 luglio, del Ministero della Salute in Italia si è fermato il calo dei ricoveri in terapia intensiva: sono infatti 180 i pazienti ricoverati per Covid in rianimazione, gli stessi di ieri. Anche gli ingressi giornalieri sono gli stessi delle 24 ore precedenti, e cioè 8. Ma diminuiscono ancora le ospedalizzazioni in area non critica.
A cura di Ida Artiaco
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Foto di repertorio.
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In Italia si è fermato il calo dei ricoveri in terapia intensiva: secondo quanto riportato nel bollettino di oggi, giovedì 8 luglio, del Ministero della Salute, sono infatti 180 i pazienti ricoverati per Covid in rianimazione, gli stessi di ieri. Anche gli ingressi giornalieri, secondo i dati ufficiali, sono gli stessi delle 24 ore precedenti, cioè 8, 3 dei quali registrati in Campania, 1 in Puglia, 2 in Sicilia, 1 nelle Marche e un altro in Puglia. Tutte le altre regioni restano a quota zero. Al momento la situazione è comunque sotto controllo. Secondo i dati aggiornati al 7 luglio sul portale di Agenas, l'Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali, la saturazione dei posti letto in terapia intensiva a livello nazionale è al 2%, ben lontana dalla soglia critica del 30% individuata dal decreto del Ministro della Salute del 30/4/2020.

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Prosegue invece il calo costante delle ospedalizzazioni, in area non critica. I posti letto occupati nei reparti Covid ordinari sono -37 (ieri -37), per un totale di 1.197 ricoverati. Ad aumentare è solo il tasso di positività, oggi allo 0,8% rispetto allo 0,6% di ieri, complice un leggero incremento dei nuovi contagi che hanno raggiunto quota 1.392, sopra la soglia dei mille per il secondo giorno consecutivo. Come ha confermato anche il monitoraggio indipendente della Fondazione Gimbe, su base settimanale dal 30 giugno al 6 luglio, le nuove infezioni sono state in leggero aumento, anche per effetto della diffusione della più contagiosa variante Delta, ma senza impatto sul sistema sanitario. A mantenere al momento basso il numero dei ricoveri e anche dei decessi (oggi 13, uno in meno rispetto a ieri) sta contribuendo sicuramente anche la campagna di vaccinazione. Le dosi di vaccino somministrate finora sono oltre 55,4 milioni, mentre i cittadini che hanno ricevuto la seconda dose sono più di 21,9 milioni, pari al 40,73% della popolazione over 12. Per questo, sempre la Fondazione Gimbe ha scritto sui propri canali social: "No allarmismi, ma comportamenti responsabili e accelerare vaccinazione 5,7 milioni over 60 ancora senza copertura adeguata".

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