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In Emilia-Romagna si torna in spiaggia: “Non tutti sono pronti, ma siamo ottimisti”

Da sabato 23 maggio riaprono gli stabilimenti balneari dell’Emilia-Romagna, anche se diversi gestori non sono ancora pronti con tutti i lavori necessari e l’adeguamento alle nuove regole per il rispetto del distanziamento sociale sotto l’ombrellone. “Entro giugno saremo tutti ok”, assicura Simone Battistoni, bagnino di Cesenatico e vicepresidente nazionale di Sib Confcommercio, l’associazione di categoria dei balneari. “Aspettavamo da tempo questa giornata”, commenta uno dei gestori che ha invece riaperto subito. “È stata una corsa, ma ce l’abbiamo fatta”.
A cura di Beppe Facchini
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La Riviera Romagnola torna in spiaggia, ma non tutti sono pronti alla ripartenza. Come annunciato nei giorni scorsi dal governatore regionale, Stefano Bonaccini, l'Emilia-Romagna ha consentito da sabato 23 maggio la riapertura degli stabilimenti balneari, dopo aver dato il via libera, ad inizio settimana, per l'accessibilità in spiaggia per passeggiate e attività motoria. In alcune località, come Cesenatico, la situazione è più o meno a metà fra gestori che sono riusciti nella loro corsa contro il tempo per non farsi trovare impreparati e bagnini ancora alle prese con gli ultimi ritocchi. In altre zone della Riviera, come Rimini, invece, la maggior parte degli stabilimenti riaprirà soltanto nei prossimi giorni. "Loro sono stati zona arancione, quindi lì i lavori sono partiti più tardi, ma credo che entro giugno saremo tutti ok", spiega a Fanpage.it Simone Battistoni, presidente della Cooperativa Bagnini di Cesenatico, vicepresidente nazionale della Sib Confcommercio, l'associazione dei balneari, e gestore del Bagno Milano, all'ombra del celebre grattacielo sulla costa proprio di Cesenatico.

Nel piccolo comune fra Cervia e Gatteo a Mare sabato mattina sono stati centinaia i bagnanti che non hanno resistito al primo giorno di tintarella in questa fase 2. "Non credevo potesse essere più possibile venire al mare, basti pensare che a marzo dicevano che sarebbe stato tutto chiuso, invece è una cosa fattibilissima: i bagnini si sono organizzati molto bene", commenta uno dei primi ad arrivare in spiaggia, direttamente da Bologna. "Non vedevamo l'ora, speriamo che vada tutto per il meglio", aggiunge una giovane mamma romagnola, arrivata al mare in bicicletta insieme a marito e bambini. "Non c'è ancora tanto movimento, a dire la verità – continua- probabilmente la gente dovrà abituarsi di nuovo un po' alla volta. Ma sono fiduciosa che pian piano si potrà tornare a una quasi normalità".

"È un bel sabato, lo aspettavamo da tanto tempo. E si percepisce il desiderio della gente di venire finalmente in spiaggia per una via di fuga dopo questi mesi duri per tutti", sottolinea Fulvio Sanulli, gestore del Bagno Sport 70. Lui è fra quelli che oggi è riuscito a riaprire. "Quando è ora di rimboccarsi le maniche, noi le rimbocchiamo -assicura-. Abbiamo fatto un po' le corse, ma siamo riusciti ad allestire una parte della spiaggia per accogliere tutta questa gente desiderosa di mare, spiaggia e di estate". Diverso il caso di Daniele Belli, del vicino Bagno Casali: "Dobbiamo finire alcuni lavori, però dalla prossima settimana saremo pronti anche noi. Stiamo piantando gli ombrelloni con le nuove distanze, ma tutto sommato non si allontanano molto da quelle degli anni scorsi -prosegue-. Siamo positivi, perchè così, come si dice di questi tempi, andrà tutto bene".

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Il tema delle distanze fra gli ombrelloni è da sempre stato centrale per arrivare alle linee guida che hanno poi portato alla riapertura di ieri. Per loro fortuna, i bagnini della Riviera Romagnola godono di ampi spazi, a differenza di altre cose su e giù per l'Italia, dunque quello del distanziamento fra i lettini non è mai stato un vero problema da queste parti. "A livello nazionale si parla di minimo 10 metri quadrati, mentre in Emilia-Romagna la distanza è di 12, ma parecchi di noi terranno gli ombrelloni anche oltre queste misure per far stare più tranquilli i clienti" spiega Battistoni, che riaprirà il suo bagno solo lunedì. Nel frattempo, di sicuro c'è che ormai, scongiurato il plexiglass, le regole in spiaggia sono ormai chiare a tutti: mascherine finchè non si arriva alla propria postazione, disinfettante dappertutto, lettini sanificati ad ogni cambio di cliente, niente assembramenti e, per chi riesce a farlo, anche servizi tecnologici per evitare code al bar e arrivare con cibo e bevande fin sotto l'ombrellone. Sanulli, ad esempio, si è dotato di un'app proprio per questo servizio. Ai gestori dei lidi, inoltre, è anche affidato il compito di controllare che tutto vada per il verso giusto nei propri stabilimenti. "Ma spiegheremo ai turisti quali sono le regole senza fare coercizione, saremo degli steward alla romagnola" commenta ironicamente Battistoni, il quale, sperando di rivedere presto in Riviera anche i turisti stranieri, su eventuali rincari per i bagnanti, risponde con un secco no. "Credo che questa non sia la stagione per un aumento dei prezzi -conclude invece Sanulli: ci facciamo carico di mansioni che vanno oltre le nostre competenze, ma non da giustificare dei rincari. Io personalmente con queste nuove misure perdo dei posti in spiaggia, ma un mese fa avrei comunque sottoscritto una riapertura a queste condizioni".

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