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In casa di riposo il torneo a briscola che dura da 6 anni, 2 ospiti giocano ogni giorno: “Mai una lite”

Il record di due pensionati ospiti di una casa di riposo della Provincia di Trento che, nonostante la sfida continua a carte, assicurano: “Tra noi due mai nessuna lite”.
A cura di Antonio Palma
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Immagine di archivio
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Un torneo a briscola a due che va avanti da ben 6 anni con sfide quotidiane tra i due contendenti che ormai hanno raggiunto e superato le 50mila partite. È l’incredibile record di due pensionati ospiti di una casa di riposo della Provincia di Trento, il 65enne Vittorio Gasperi e il 61enne Adriano Merighi, due amici di lunga data che, nonostante la sfida continua a carte, assicurano: “Tra noi due mai nessuna lite”.

Come hanno raccontato i due diretti interessati al quotidiano locale il T, tutto è nato nell’ottobre di sei anni fa quando hanno deciso di sfidarsi a una partita a Briscola. Era un modo come un altro per passare il tempo nella camera della Casa di Riposo San Vigilio di Spiazzo, dove entrambi alloggiano come compagni di stanza. Da quel momento, però, le loro partite non sono mai più finite, andando avanti a un ritmo quotidiano.

Da quella singola partita, infatti, hanno deciso di impegnarsi in un torneo senza fine, arrivando a oltre 50mila partire, ma forse anche di più secondo il loro conteggio. Mai nulla in palio e nessun litigio ma il punteggio è segnato in maniera ligia sui loro quaderni, che custodiscono gelosamente nella stessa stanza per non perdere il conto delle vittorie e delle sconfitte. Sono una dozzina per ora ma sono destinati ad aumentare visto che i due non hanno intenzione di concludere la sfida.

I due si ritrovano così tutti i giorni, dalle 6 alle 7 della mattina, prima di colazione e un giro in città, e poi dalle 16 nel pomeriggio, dopo pranzo e fin quasi a ora di cena, per continuare il torneo di Briscola iniziato nel 2017. Unica pausa la domenica quando escono per andare a messa. Per ora il vantaggio netto è di Vittorio, per ammissione dello stesso compagno di stanza che però tiene a sottolineare: “Questo perché lui è più fortunato a prendere le carte dal mazzo”.

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