In 50 entrano incappucciati nel cantiere eolico in Mugello: “Hanno minacciato boscaioli e ingegneri”

Un vero e proprio agguato con tanto di coltelli e minacce. È quello che è successo in un cantiere eolico sul monte Giogo in Mugello, in Toscana. Qui 50 persone incappucciate hanno sabotato i lavori e alcuni di loro "maneggiavano coltelli", come riferito dalla società Agsm Aim, titolare del progetto. Stando alle prime informazioni, ci sarebbero state due irruzioni avvenute nel cantiere tra mercoledì e giovedì scorsi: avrebbero "minacciato boscaioli e ingegneri al lavoro nel cantiere e provocato ingenti danni a infrastrutture e mezzi presenti". La società si è subito presentata ai carabinieri di Borgo San Lorenzo per sporgere denuncia. I proprietari del cantiere esprimono "ferma condanna dell'atto violento e solidarietà ai tre ingegneri minacciati e ai boscaioli, oggetto di provocazioni, costretti a lasciare il cantiere" da parte del gruppo "che si è introdotto abusivamente nell'area". Ma cosa è successo nel dettaglio?
Le indagini della polizia hanno scoperto che una ventina di incappucciati avrebbe rapinato tre boscaioli delle motoseghe per poi usarle contro le ruote dei loro mezzi. Passata la giornata, la sera successiva succede tutto di nuovo: alcune persone sono entrate nel cantiere, nella parte dove si trovavano i mezzi. Avrebbero aspettato che i carabinieri si fossero allontanati per poi danneggiare gravemente tutti i mezzi. In poco tempo ne hanno messi fuori uso 12.
Agsm Aim spiega: "La vicenda prende origine dai volantini comparsi in zona ad opera della sedicente organizzazione Siamo Montagna, con i quali si annunciava l'organizzazione di un ‘Campeggio di Lotta', previsto dal 2 al 6 luglio, con l'obiettivo di bloccare i lavori nel cantiere". Agsm Aim si era rivolta alla Procura e alle forze dell'ordine.