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In 4 violentano una 23enne, ora dovranno rispondere anche di revenge porn: “Realizzarono un video e lo nascosero”

Sono accusati ora anche di revenge porn i 4 ragazzi tra i 22 e i 25 anni indagati per violenza sessuale di gruppo ai danni di una turista 23enne di Rimini arrivata in Salento con alcune amiche. Il gruppo avrebbe realizzato a giugno, negli attimi dell’abuso sessuale, un filmato poi “nascosto” nella chat Whatsapp dei 4.
A cura di Gabriella Mazzeo
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Immagine di repertorio
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Una giovane di 23 anni ha denunciato una violenza sessuale subita nella notte tra l'11 e il 12 giugno scorsi sulla marina di Mancaversa, nel Salento. Per l'aggressione, le forze dell'ordine hanno fermato quattro ragazzi pugliesi, tra i 22 e i 25 anni. Il gruppo, oltre ad essere indagato per violenza sessuale, deve ora rispondere del reato di revenge porn. 

I 4 avrebbero infatti girato un video della violenza per poi condividerlo nel loro gruppo chiuso sulle app di messaggistica. Le autorità dovranno ora capire come sia stato girato il filmato e se sia stato condiviso con altre persone. I cellulari del gruppo è stato sequestrato nei giorni successivi alla denuncia.

La consulenza tecnica sui dispositivi elettronici dovrà chiarire cosa sia accaduto e quale sia il tragitto fatto online dal filmato, girato dai 4 e mantenuto, almeno secondo quanto emerso finora, in una chat Whatsapp.

Gli indagati sono difesi dagli avvocati David Alemanno, Andrea Starace Biagio Palamà. I 4 continuano a sostenere che la 23enne fosse consenziente al momento del rapporto sessuale, ma la vittima ha fornito un altro racconto agli investigatori che lo hanno considerato veritiero.

La giovane si trovava infatti con alcune amiche in un bar di Gallipoli e aveva incontrato alcuni ragazzi del posto. La serata era andata avanti a casa della turista e delle amiche, ma poi la 23enne si sarebbe appartata all'esterno con uno dei 4 ragazzi del gruppo. La giovane sarebbe stata sorpresa da altri due complici e costretta a subire rapporti sessuali.  Il quarto ragazzo sarebbe invece rimasto a guardare senza intervenire, forse anche realizzando il filmato ora nelle mani delle autorità.

La ragazza ha poi raccontato tutto alle amiche che l'hanno accompagnata in ospedale. I medici hanno confermato i ripetuti abusi sessuali e la 23enne è andata dalle forze dell'ordine a denunciare.

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