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Imprenditore investe un sindacalista durante un presidio di protesta davanti all’azienda

Il segretario della Fim Cisl Lombardia, Andrea Donegà, stava protestando in un presidio permanente con i lavoratori della Vosso Fluid, a Osnago in Provincia di Lecco, quando è stato investito dall’amministratore delegato dell’azienda che voleva varcare il cancello con l’automobile. “Fatto di una gravità inaudita”, tuonano la segretaria generale della Cisl, Annamaria Furlan, e il segretario generale della Fim Cisl, Roberto Benaglia.
A cura di Tommaso Coluzzi
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Il manager voleva entrare a parcheggiare l'auto dentro la sede dell'azienda, il sindacalista non era d'accordo. È finita nel modo peggiore: con un'ambulanza. È successo a Osnago, in provincia di Lecco, dove il segretario della Fim Cisl Lombardia, Andrea Donegà, stava protestando in un presidio permanente con i lavoratori della Vosso Fluid. L'amministratore delegato dell'azienda ha investito il sindacalista gli impediva di entrare in azienda con la sua automobile. Per fortuna Donegà, portato immediatamente all'ospedale, sarebbe rimasto ferito solo lievemente, ma la vicenda ha creato grandissime polemiche.

"Quanto è accaduto questa mattina è un fatto di una gravità inaudita", scrivono in una nota congiunta la segretaria generale della Cisl, Annamaria Furlan, e il segretario generale della Fim Cisl, Roberto Benaglia. "Donegà è stato investito dall’amministratore delegato dell'azienda, dopo che aveva anche inveito e insultato pesantemente i lavoratori e i sindacalisti in presidio fuori i cancelli della fabbrica". Quanto accaduto questa mattina "riporta indietro di secoli l’orologio delle relazioni industriali – continuano – Ci aspettiamo accertamenti delle autorità giudiziarie".

L’azienda, storica torneria fondata nel 1954, produce componenti per macchine di movimento terra ed è stata acquisita dai tedeschi di Voss nel 2016. Da allora non c'è stato alcun investimento né sulle persone né sui macchinari, fino all’epilogo del 10 dicembre scorso, quando è arrivato l'annuncio del licenziamento per tutti i 70 lavoratori il prossimo 31 dicembre. Nessuna possibilità di replica e nessuna risposta alle richieste di aprire un negoziato per gestire la crisi. È da allora che il presidio di lavoratori e sindacalisti è giorno e notte fuori dai cancelli della fabbrica. E resteranno lì anche a Natale, con gli abitanti di Osnago che prepareranno il pranzo ai lavoratori in protesta.

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