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Immergono un bimbo malato di leucemia nel fiume Gange per “curarlo”: annegato

Un bambino di 4 anni è morto annegato dopo che i familiari lo hanno immerso nel fiume Gange, in India, convinti che in questo modo si sarebbe salvato.
A cura di Ilaria Quattrone
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Un bambino di quattro anni, malato di leucemia, è morto dopo che i suoi familiari lo hanno immerso nel fiume Gange in India pensando che in questo modo ci sarebbe stato un miracolo che avrebbe potuto salvarlo. Il piccolo, però, è morto annegato.

Il piccolo è morto annegato durante una cerimonia di preghiera

Sulla base di quanto riportato dai media esteri, la famiglia avrebbe intrapreso un lungo viaggio solo per partecipare a una cerimonia di preghiera che si sarebbe svolta nel fiume Gange. Pensavano che questo, avrebbe potuto guarirlo. Il piccolo, che si chiamava Ravi, si sarebbe quindi immerso nel fiume dopo che la sua famiglia gli aveva che in quel modo si sarebbe potuto salvare.

I medici che avevano in cura il bambino avrebbero rinunciato a salvarlo poiché estremamente malato.

La famiglia è stata arrestata

Ci sarebbe un video, diffuso dai media indiani, dove tre persone immergano la testa del bambino nel fiume per lavarlo: un tassista ha raccontato che con il bambino c'erano i genitori e una zia. A un certo punto le cose sono precipitate. Alcuni passanti sono intervenuti per riportare il piccolo in superficie, ma ormai era in stato di incoscienza.

Sul posto sono intervenute le forze dell'ordine, che hanno fermato i tre: sono tutti indagati. Probabilmente sarà disposta l'autopsia sul corpo del piccolo per accertare le cause della morte."Sembra che abbiano portato qui il ragazzo perché credevano che il Ganga snan [la pulizia] lo avrebbe curato", ha affermato il capo della polizia della città di Haridwar, Swantantra Kumar.

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