Il vicino gli demolisce casa con la ruspa e lui lo uccide, la pm: “Fu eccesso di legittima difesa”

Uccise il vicino di casa che voleva demolirgli l'abitazione con una ruspa. Sandro Mugnai, artigiano aretino 56enne, assassinò il vicino Gezim Dodoli nel 2023 ad Arezzo. Ora la pm Laura Taddei ha definito il delitto un eccesso colposo di legittima difesa e non omicidio volontario, chiedendo per questo motivo la riqualificazione del fatto e una condanna a 4 anni.
I due vicini non andavano d'accordo da anni. Nella serata del 5 gennaio 2023, le continue liti tra i due portarono Dodoli ad azionare la ruspa, colpendo prima le auto parcheggiate nel piazzale davanti casa di Mugnai e poi le mura della casa dove il 56enne stava cenando con la famiglia. Imbracciata la carabina, Mugnai sparò prima un colpo in aria e poi 4 diretti al vicino alla guida dell'escavatore.
Mugnai venne arrestato con l'accusa di omicidio volontario per poi essere scarcerato dopo qualche giorno perché la giudice per le indagini preliminari, Giulia Soldini, ritenne credibile la versione fornita dai legali del 56enne che sostenevano, per l'appunto proprio la legittima difesa.
Secondo la ricostruzione della pm Taddei, il 56enne avrebbe reagito in maniera affrettata e consapevole delle proprie capacità di cacciatore, senza attendere di osservare le manovre dall'altra parte. Questo suo comportamento sarebbe da inquadrare, sempre secondo i magistrati, nel superamento della legittima difesa, con scarsa attenzione anche ai propri familiari, "messi in pericolo dalla reazione spropositata".
Gli avvocati di parte civile hanno contestato la tesi dell'eccesso di legittima difesa, sostenendo invece che Mugnai si oppose a un comportamento "prevaricante ed eccentrico" da parte del vicino di casa che in quel momento minacciava di danneggiare la sua abitazione con una ruspa mentre tutta la famiglia si trovava in casa per la cena.