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Il Vaticano contro maternità surrogata e teoria gender: “Pericolosa, annulla differenze tra uomo e donna”

Nel nuovo testo “Dignitas Infinita”, approvato da Papa Francesco, la Santa Sede punta il dito contro quelle che definisce “gravi violazioni della dignità umana”. Tra queste inserisce omicidio, genocidio, suicidio, aborto, eutanasia e maternità surrogata. Sulla “teoria gender”: “Cancella le differenze nella pretesa di rendere tutti uguali”
A cura di Gabriella Mazzeo
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Nel documento del Dicastero per la Dottrina della Fede “Dignitas infinita”, La Santa Sede elenca le "gravi violazioni della dignità umana". Nel documento approvato da Papa Francesco, sono riportati quelli che secondo il Vaticano sono "gravi violazioni" della dignità delle persone e conta tra i suoi punti aborto, eutanasia, maternità surrogata e "teoria gender".

Il testo si propone di "superare la dicotomia tra quanti si concentrano esclusivamente sulla difesa della vita nascente o morente, dimenticando gli attentati contro la dignità umana" e quella su chi si concentra "solo sulla difesa dei poveri e dei migranti, dimenticando che la vita va difesa dal concepimento fino alla sua naturale conclusione".

La "Dignitas infinita" ha richiesto 5 anni di lavoro e include il magistero papale dell'ultimo decennio: tratta temi dalla guerra alla povertà fino alla violenza su migranti e donne. L’occasione per renderla pubblica è il 75° anniversario della Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo.

Omicidio, suicidio e genocidio: "Violazioni della dignità"

La principale novità del testo è l'inclusione di alcuni temi mai trattati prima che affiancano quelli bioetici. Nell'elenco "non esaustivo" offerto, viene inserito tra le violazioni della dignità dell'essere umano l'aborto, l'eutanasia, la maternità surrogata, la guerra, la povertà e la tratta degli esseri umani.

Nel documento si "mette in luce l'equivoco" rappresentato dall'espressione "dignità personale" al posto dell'espressione "dignità umana" perché, secondo la Santa Sede, comprende nella definizione solo "esseri capaci di ragionare". Di conseguenza, sempre secondo il Vaticano, l'espressione implica che "non avrebbero dignità personale i bambini non ancora nati, gli anziani autosufficienti e i disabili".

"La chiesa, al contrario – si legge nei documenti – insiste sul fatto che la dignità di ogni persona umana, proprio perché intrinseca, rimane al di là di ogni circostanza". Secondo la Santa Sede, in tutto ciò che è contro la vita si inserisce ogni specie di omicidio, genocidio, aborto, eutanasia e lo stesso suicidio.

Nell'elenco figurano anche le mutilazioni, torture inflitte al corpo e alla mente e costrizioni psicologiche, condizioni di vita subumana, incarcerazioni arbitrarie, deportazioni, schiavitù, prostituzione e lo sfruttamento del lavoro. Nel testo si cita la pena di morte che “viola la dignità inalienabile di ogni persona umana al di là di ogni circostanza”.

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La tratta di esseri umani e lo sfruttamento dei minori

Nella Dignitas Infinita si cita il "dramma della povertà" definito uno delle più grandi ingiustizie del mondo contemporaneo. Poi c'è la guerra, tragedia che nega la dignità dei civili ed è "una sconfitta per l'umanità", il travaglio dei migranti, la cui vita è "messa a rischio perché non hanno mezzi per creare una famiglia, lavorare o nutrirsi, e  più in generale la tratta delle persone che "sta assumendo dimensioni tragiche" con fenomeni quali "il commercio di organi, sfruttamento sessuale di bambini e bambine, lavoro schiavizzato (compresa la prostituzione), traffico di droga, armi, terrorismo e crimine internazionale organizzato".

Il no alla maternità surrogata: "Rende i bambini oggetti"

Tra i crimini lesivi della dignità umana anche l'abuso sessuale, che provoca "profonde cicatrici nell'animo di chi lo subisce". Resta fermamente ribadito però il no all'aborto. "Fra tutti i delitti che l’uomo può compiere contro la vita – si legge – l’aborto procurato presenta caratteristiche che lo rendono particolarmente grave e deprecabile".

Netta anche la disapprovazione della maternità surrogata, che secondo la Santa Sede renderebbe il bambino "un mero oggetto". La pratica, si legge nel documento, "lede gravemente la dignità della donna e del figlio". Nel dirlo, Papa Francesco ha lanciato un appello alla comunità internazionale "per proibire questo fenomeno a livello universale". Dito puntato anche contro eutanasia e suicidio assistito, "confusamente definiti morte degna". "La vita – si legge nel testo – è un diritto, non la morte, la quale va accolta, non somministrata".

L'opposizione alla "teoria gender" e al cambio di sesso

Il Vaticano ribadisce che "va evitata ogni discriminazione, aggressione e violenza" nei confronti di persone omosessuali, ma poi nel testo la "teoria gender" viene indicata come "pericolosissima" perché "cancella le differenze nella pretesa di rendere tutti uguali".

"Voler disporre di sé come prescrive la teoria gender – si legge – non significa altro che cedere alla tentazione di diventare Dio di se stessi". Secondo la Chiesa, la teoria gender "vuole negare la più grande possibile differenza esistente tra esseri viventi: quella sessuale" e dunque andrebbe respinta come "tentativo di oscurare il riferimento all'ineliminabile differenza sessuale tra uomo e donna".

In questo senso, Papa Francesco esprime parere contrario anche sulla transizione che "rischia di minacciare la dignità di unica che la persona ha ricevuto alla nascita". La Dichiarazione è firmata dal prefetto della Fede cardinale Víctor Manuel Fernández, e dal segretario per la sezione dottrinale monsignor Armando Matteo. Papa Francesco ha approvato il documento e ne ha ordinato la pubblicazione.

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