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Il ritorno a scuola di Alex, travolto da un’auto pirata: “La svolta con un’equazione”

Alex Pietribasi è un ragazzo di diciotto anni che vive con la sua famiglia a Schio, nel Vicentino. Un anno fa, il 3 giugno del 2017, fu travolto da un’automobilista che poi scappò. Il giovane entrò in coma, ma pian piano si sta riprendendo. Dell’uomo che l’ha travolto dice: “Vorrei dirgli che lo perdono ma se non mi chiede nemmeno scusa è un po’ difficile”.
A cura di Susanna Picone
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Dopo un anno di sofferenze, di coma, di terapie, di riabilitazione e di speranza, Alex si sente finalmente rinato. Ed è tornato anche a scuola dove ha riabbracciato i suoi compagni della 4DE dell'Itis “De Pretto” di Schio. Arriva dal vicentino la storia di questo giovane, Alex Pietribasi, la cui vita è sicuramente cambiata in seguito a un grave incidente in moto avvenuto il 3 giugno dello scorso anno. Quel giorno il giovane fu travolto da un’auto che si diede alla fuga. A quasi un anno dall’incidente, Alex nei giorni scorsi è tornato per la prima volta a scuola. È stata una sorpresa per i suoi compagni, felici di vederlo di nuovo tra loro. Su Facebook i genitori degli allievi hanno pubblicato una foto del giovane circondato da tutti i suoi amici in classe.

Dopo il grave incidente il diciottenne entrò in coma. I medici non erano ottimisti riguardo le sue condizioni. Ma invece il giovane è riuscito a riprendersi col tempo e ora dice di riuscire a fare quasi tutto. A raccontare del ritorno a scuola di Alex, che con ogni probabilità verrà promosso perché è riuscito comunque a seguire il programma, è il Corriere della Sera. “Dopo il coma gli è stata sottoposta un’equazione e lui l’ha risolta, abbiamo capito che poteva farcela”, ha detto una docente dell’istituto tecnico industriale che il giovane frequenta. Alex ha parlato anche del suo futuro: “Prima volevo fare l’elettricista ma ora non posso più. Farò programmazione magari. Poi vorrei scrivere canzoni per aiutare gli altri come gli altri hanno aiutato me…”. “Mi manca tutto quello che significa stare in piedi ed essere autonomo, camminare, correre, uscire”, ha aggiunto il ragazzo, ora costretto su una sedia a rotelle.

Alex ha anche parlato dell’uomo che era alla guida dell’auto che un anno fa l’ha quasi ucciso. Un marocchino di quarantotto anni che vive in paese e che deve rispondere di lesioni stradali gravissime e fuga del conducente. L’uomo, che ha ammesso le sue responsabilità, non ha mai incontrato la sua vittima. “A me piacerebbe guardarlo negli occhi per capire chi è e per sapere cos’è successo quel giorno. È entrato e uscito dalla mia vita in due secondi, giusto il tempo di scombussolarla tutta”, ha detto il ragazzo che ha spiegato di voler anche perdonarlo “ma se non mi chiede nemmeno scusa diventa un po’ difficile”.

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