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Esami di Maturità 2025

Il professor Carnero commenta Pasolini alla Maturità: “Affascina ancora i giovani per il suo coraggio”

C’è una poesia di Pier Paolo Pasolini tra le tracce proposte agli studenti per l’analisi del testo di Tipologia A nella prima prova dell’esame di Maturità. Con Roberto Carnero, professore di Letteratura italiana contemporanea all’Università di Bologna e autore di due testi su Pasolini, Fanpage.it ha parlato della scelta del Ministero e del rapporto dell’autore con i giovani: “Sono passati 50 anni ma ha ancora tanto da dire”.
A cura di Eleonora Panseri
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A sinistra, Pier Paolo Pasolini; a destra, il professor Roberto Carnero.
A sinistra, Pier Paolo Pasolini; a destra, il professor Roberto Carnero.
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C'è anche una poesia di Pier Paolo Pasolini tra le tracce proposte agli studenti per la comprensione e l'analisi nella prima prova dell'esame di Maturità. Considerato tra i maggiori intellettuali italiani del Novecento, il prossimo 2 novembre saranno passati 50 anni dalla sua morte. 

Per parlare dell'autore e della scelta del Ministero dell'Istruzione e del Merito, Fanpage.it ha raggiunto telefonicamente Roberto Carnero, professore di Letteratura italiana contemporanea all'Università di Bologna, critico letterario, editorialista e autore di due testi su PPP: "Pasolini. Morire per le idee" (Bompiani, 2022) e "Pasolini e i giovani" (Interlinea, 2024).

molto positivo che il Ministero abbia scelto Pasolini, un autore del secondo ‘900. C'era un problema con le tracce di maturità negli ultimi anni: si propendeva sempre per autori del primo periodo. Spero che questo abbia un effetto sui docenti, che si spingano sempre più sulla contemporaneità. I programmi sono fermi al Montale degli ‘Ossi di seppia'", osserva Carnero.

Il testo scelto per l'analisi non è uno dei "più noti", ci spiega ancora il professore, ma è "molto bello". "Parla di adolescenza, di crescita personale, del rapporto con la Storia e con ciò che permane nel tempo, con la natura. Un testo ricco che anche uno studente che non ha affrontato Pasolini a scuola può analizzare", aggiunge.

Secondo Carnero, Pasolini "intercetta molte tematiche che appassionano i giovani. Quando lo propongo nei corsi monografici, scatena grande interesse". "Credo che la cosa che affascina i giovani sia il coraggio di Pasolini. Ha avuto sempre il coraggio di parlare apertamente, di dire la sua verità. Non si è mai nascosto né autocensurato".

"Il coraggio anche di sfidare la società. – osserva ancora – Era marxista, omosessuale nell'Italia democristiana degli anni in cui è vissuto, caratteristiche non facili da esprimere apertamente. È un autore che ha sempre lottato contro i sistemi che privano donne e uomini delle loro libertà. Ha avuto sempre il coraggio di lottare per questo, ed è ciò che affascina profondamente i giovani".

Il professore sottolinea come Pasolini abbia sempre avuto un rapporto costante con il mondo giovanile. "I giovani sono protagonisti delle sue opere, pensiamo a ‘Ragazzi di vita‘, ma non solo. Ha sempre avuto nella sua vita una forte tensione pedagogica, parlava ai giovani. Anche quando nel '68 discuteva con i contestatori, era critico nei confronti del movimento studentesco".

"Ma i giovani lo ascoltavano perché era un interlocutore credibile. – prosegue – Ha parlato sempre con i giovani, fino alla sua morte tragica. E proprio perché sono così importanti per Pasolini, anche quelli di oggi continuano a sentirlo come un autore che si interessava a loro, ai loro problemi, e che quindi ha ancora qualcosa da dire oggi".

"Quando parlava dei nemici della libertà, citava il consumismo, il conformismo, la televisione. Le cose che scrive sulla televisione sono perfettamente applicabili su il mondo della rete, dei new media, dei social. E per questo i ragazzi che lo leggono trovano delle riflessioni ancora attuali, nonostante siano passati 50 anni dalla sua morte".

Carnero conclude: "L'invito che fa è quello di avere il coraggio della verità, di andare controcorrente, di preservare la libertà".

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