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Il portiere d’hotel ucciso aveva lavorato in tv con Mike Buongiorno: “Era un bimbo prodigio”

Alberto Faravelli, il portiere dell’hotel Londra di Alessandria trovato morto due notti fa nella hall della struttura ricettiva, da bambino aveva partecipato allo Zecchino D’Oro e a un quiz di Mike Bongiorno.
A cura di Davide Falcioni
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Per l'omicidio di Alberto Faravelli, il portiere dell'hotel Londra di Alessandria trovato morto due notti fa nella hall della struttura ricettiva, la polizia ha fermato un uomo: si tratta di un italiano di 46 anni, senza fissa dimora, di cui al momento non sono state rese note le generalità ma che si sospetta possa aver concluso nel peggiori dei modo un tentativo di rapina. Stando a quanto emerso dalle prime indagini, infatti, sembra che il 46enne abbia violentemente aggredito Faravelli per poi colpirlo con un corpo contundente. Il cadavere del portiere di notte, ricoperto di sangue, è stato notato da un passante, che lo ha visto riverso a terra davanti alla reception e ha immediatamente dato l’allarme alla polizia

La morte di Alberto Faravelli ha profondamente scosso Alessandria; come ricostruisce La Stampa, infatti, il portiere era un personaggio piuttosto noto in città per i suoi trascorsi giovanili. Dopo essere stato un aspirante musicista, infatti, aveva raggiunto anche una certa fama in tv. Nipote di Remo Panario – appassionato insegnante di musica -Alberto Faravelli cominciò ad incidere dischi con il nomignolo di Albertino. Oltre a L’evaso e Il divo, i suoi brani più celebri, vi è anche una partecipazione allo Zecchino d’Oro e soprattutto alla Fiera dei Sogni, il gioco a quiz condotto da Mike Bongiorno sulla Rai. Albertino riuscì anche a vincere e grazie a quel successo a coronare il sogno di andare a Disneyland insieme a suo padre, operaio e pugile

Quella di Alberto Faravelli – considerato un bimbo prodigio – sembrò per un po' una carriera destinata a svilupparsi nel mondo della musica e dello spettacolo, ma quei suoi desideri non si concretizzarono mai. Dapprima iniziò a suonare sulle navi da crociera, poi iniziò a lavorare come portiere di notte. Il destino ha voluto che una notte di inizio maggio Faravelli si imbattesse in un uomo che avrebbe posto fine con violenza alla sua vita. Il procuratore di Alessandria, Enrico Cieri, ha precisato che in questo momento “non esiste un movente ragionevole” che spieghi il delitto.

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