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Il “miracolo” di Atena: nata di 650 grammi, torna a casa per Natale dopo 5 mesi in terapia intensiva

La piccola Atena pesava appena 650 grammi quando a luglio è nata all’ospedale S. Anna di Castelnovo ne’ Monti (Reggio Emilia), a sole 24 settimane di gestazione. Ora, in tempo per Natale, è stata dimessa dalla Terapia intensiva Neonatale dell’Arcispedale Santa Maria Nuova: “Si è dimostrata una grandissima guerriera”.
A cura di Susanna Picone
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Dalla nascita prematura alle dimissioni in perfetta salute. Dall’Emilia Romagna arriva la storia della piccola Atena, un “piccolo grande miracolo” secondo il personale dell’ospedale Santa Maria Nuova di Reggio Emilia. È lo stesso ospedale a raccontare la storia di questa piccola guerriera, che torna a casa proprio per Natale. Atena è nata in tutta fretta il 26 luglio scorso all’ospedale S. Anna di Castelnovo ne’ Monti, a sole 24 settimane di gestazione. Pesava appena 650 grammi quando è nata. È stato necessario un ricovero lungo 5 mesi in Terapia Intensiva Neonatale al Santa Maria Nuova di Reggio Emilia e anche alcuni interventi chirurgici perché potesse vivere senza portare le gravi conseguenze di una nascita prematura ed essere dimessa, proprio a poche ore dal Natale, in perfetta salute. Giancarlo Gargano, Direttore della Struttura di Neonatologia e Terapia Intensiva Neonatale dell’Arcispedale Santa Maria Nuova, parla di un “risultato eccellente”. “La prognosi dei bambini nati così precocemente è sempre incerta, con rischio di mortalità e di conseguenze anche a distanza. Ciononostante Atena si è dimostrata una grandissima guerriera, supportata dall’affetto dei suoi genitori, costantemente presenti al suo fianco in questi mesi, e dalle cure amorevoli e continue del personale della TIN, ha superato tante battaglie e vinto la sua guerra per la vita”, le parole del medico.

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Le prime settimane di vita della bambina, ben presto diventata la mascotte del reparto, sono state molto difficili: a 9 giorni dalla nascita Atena ha sviluppato una patologia tipica dei nati pretermine, l’enterocolite necrotizzante con perforazione intestinale (NEC). Grazie a una diagnosi tempestiva è stata attivata la consulenza dei chirurghi pediatri del Policlinico di Modena che sono intervenuti direttamente all’interno dell’incubatrice neonatale. Poi la piccola ha dovuto affrontare il rischio di pericolose infezioni e diverse complicazioni come l’insufficienza respiratoria per malattia polmonare, la mancata chiusura del dotto arterioso del cuore e una grave retinopatia, con rischio di cecità, per la quale è stata trattata con laser. Di recente la bimba è stata nuovamente operata per ristabilire la canalizzazione intestinale, con un intervento che ha coinvolto gli stessi professionisti del primo intervento.

“La mamma e il papà sono stati eccezionali, sempre vicini alla piccola, pur in un periodo di grandi limitazioni dovute alla pandemia”, così Monica Miari Coordinatrice Infermieristica: “È stata piena la sintonia con noi dell’equipe, su ogni scelta assistenziale, abbiamo adottato Sara e Massimo e, allo stesso tempo, loro hanno saputo adattarsi quasi in punta di piedi ai ritmi che scandiscono le regole di questo mondo magico”. “Siamo fieri e anche felici di aver contribuito al lieto fine di questa storia, con Atena che viene restituita all’affetto dei suoi cari in perfetta salute”, ha commentato quindi il professor Gargano. La bimba dovrà sempre sottoporsi a controlli come tutti i grandi prematuri ma intanto la Risonanza Magnetica ha confermato il regolare sviluppo del cervello e tutti i controlli hanno dato un esito favorevole. E ora, col suo vestitino rosso Natale, è tornata a casa insieme a mamma e papà in tempo per le feste.

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