Taranto allagata, il maltempo mette in ginocchio anche l’Ilva

ORE 17.30 – Taranto allagata, persone costrette a spostarsi in barca. La città di Taranto è stata paralizzata dalle abbondanti piogge che hanno raggiunto delle cumulate di circa 200 mm in poche ore. Le strade in alcuni casi, come al rione Tamburi vicino all'Ilva, sono diventate autentici fiumi, con un livello d'acqua di oltre mezzo metro. Per muoversi sono state utilizzate anche delle imbarcazioni nella viabilità cittadina invasa dall'acqua. Quasi tutta la città è stata messa ko dalla pioggia. Tanti disagi anche nella città vecchia, a San Vito e Salinella. I cittadini hanno preso d'assalto i centralini dei Vigili del fuoco e della Polizia locale per segnalare allagamenti nelle abitazioni e auto in panne. Disagi anche per i trasporti. Alcuni lavoratori dell'Ilva hanno accusato malori per intossicazione da monossido di carbonio e sono stati portati in infermeria a seguito di una fuga di gas nei reparti dell'ex Pla/1. Lo rende noto Francesco Brigati della Fiom Cgil Taranto. Intanto a Benevento si registra un’altra vittima per le conseguenze del maltempo: si tratta di un operaio di 38 anni che sarebbe rimasto folgorato.
Il maltempo da giorni si sta abbattendo sul nostro Paese, provocando anche varie vittime. E i nubifragi di queste ore hanno messo in ginocchio pure l’Ilva di Taranto. Lo stabilimento è stato infatti costretto a chiudere alcuni impianti perché allagati e per motivi di sicurezza. Lo si apprende da fonti sindacali. Ai lavoratori è stato consigliato di tornare a casa. Vincenzo Castronuovo, della Fim Cisl, specifica però che questa possibilità è consentita solo a “coloro che vengono con mezzi propri. Per tanti altri c’è il problema dei mezzi pubblici, che non ci sono non essendo questo orario di cambio turno, oltreché dell’impraticabilità delle strade”. Tra gli impianti già fermati, segnala Castronuovo, ci sono i Treni nastri, la produzione lamiere e i tubifici, “le cui aree sono allagate e completamente inagibili. Sta piovendo tantissimo da ore e non c'è drenaggio”. Problemi anche nelle acciaierie. “Siamo in attesa – conclude Castronuovo – che l’Ilva ci comunichi a stretto giro tutta la mappa degli impianti fermati a causa del maltempo”.
"L'Ilva è completamente allagata – afferma Francesco Rizzo, coordinatore provinciale dell’Usb (Unione sindacale di base) di Taranto – e la direzione ha comunicato che su diversi reparti i lavoratori erano stati invitati a smontare alle 11 a causa dell’inagibilità di alcuni impianti, ma gli autisti sono impossibilitati a raggiungere gli autobus per evacuare il personale degli impianti. Ritengo questa situazione vergognosa".
Ma i disagi del maltempo si riflettono su tutto il Tarantino con strade impraticabili, decine di telefonate alla protezione civile da parte di automobilisti rimasti in panne, caduta di calcinacci, alberi divelti e seminterrati inondati. Grande lavoro per vigili del fuoco e Polizia locale. Particolarmente colpiti, nel capoluogo, i quartieri Paolo VI e Tamburi, la città vecchia, San Vito e Lama. Numerose le chiamate ai numeri di soccorso, che però non segnalano al momento alcuna situazione di particolare gravità, al di là di quelle citate