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Il giallo della droga ritrovata sulle spiagge della Sicilia: “Arriva via mare dal Nordafrica”

Cosa c’è dietro il ritrovamento di hashish e marijuana sulle coste della Sicilia? Perché i ritrovamenti di droga avvenuti negli ultimi anni non accennano a diminuire? Cinque procure siciliane indagano per scoprire un possibile ingente traffico di droga con il Nordafrica. Intanto nel 2020 la Direzione centrale per i servizi antidroga ha registrato un sequestro di oltre 13 tonnellate.
A cura di Francesco Cortese
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Il primo ritrovamento di droga sulle spiagge della Sicilia occidentale risale al 2 gennaio 2020: 600 panetti di hashish ritrovati dai carabinieri del comando provinciale di Trapani sul litorale di Marinella di Selinunte. Il sequestro è casuale: una telefonata anonima al centralino del 112 fa scattare il blitz. È soltanto il primo dei dodici ritrovamenti che si susseguiranno nei mesi successivi: l'ultimo è datato 21 aprile 2021.

Dopo quasi due anni di indagine, tuttavia, non è ancora chiaro cosa porti ingenti quantitativi di droga – soprattutto hashish e marijuana – ad arenarsi sulle coste siciliane. Carichi che se immessi sul mercato avrebbero fruttato centinaia di migliaia di euro alla criminalità organizzata.

Gli inquirenti alle coincidenze credono poco. Dietro ai maxi ritrovamenti di droga sulle spiagge siciliane ci sarebbe un consolidato traffico di droga che partirebbe dalle coste nordafricane per arrivare dritto fino alla Sicilia.

Sono carichi che vanno da 25 a 40 chili, ben sigillati e impermeabili. In alcuni casi il pacco verrebbe agganciato ad una boa in modo da rendere lo scambio con gli acquirenti più facile e poco rischioso. L'unico inconveniente è il meteo: il mare mosso porta via la droga, a volte facendola arenare. Così si spiegherebbero i numerosi ritrovamenti degli ultimi anni.

"A volte capita che siano gli stessi trafficanti ad abbandonare in mare i carichi per sfuggire ai controlli serrati" evidenzia il tenente colonnello Andrea Pagliaro, comandante del reparto operativo dei carabinieri di Trapani.

Secondo un rapporto della Direzione centrale per i servizi antidroga, il traffico di stupefacenti tra il Nordafrica e la Sicilia è ben consolidato. Nel 2020, proprio su questa rotta, si sono registrati tre maxi sequestri per oltre 13 tonnellate di droga.

Negli stessi giorni in cui pacchi di droga venivano ritrovati sulle spiagge siciliane, tra le province di Palermo e Messina furono trovati quattro cadaveri in mare. Un collegamento con gli stupefacenti arenati? L'ipotesi divenne ancora più suggestiva quando si scoprì che alcuni degli uomini ritrovati indossavano magliette da sub. Per questo si ipotizzò il naufragio di un'imbarcazione che trasportava droga. Dei sub annegati mentre stavano scaricando l'hashish da una nave madre? A questa domanda gli investigatori non rispondono. Le bocche rimangono cucite.

A distanza di oltre un anno, il giallo della droga ritrovata sulle coste della Sicilia resta ancora irrisolto.

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