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Il 10% degli adolescenti ha assunto psicofarmaci senza prescrizione nel 2022: “Utili per la scuola”

Il 10% degli adolescenti in Italia ha assunto psicofarmaci senza prescrizione nel 2022. Il 49% degli intervistati ha detto di far uso di farmaci per l’attenzione per migliorare le prestazioni scolastiche. Solo il 5% ha detto di averne fatto uso generico per lo “sballo”
A cura di Gabriella Mazzeo
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Il. 10% degli adolescenti italiani, studenti di scuole medie e superiori tra i 15 e i 19 anni, ha assunto psicofarmaci senza prescrizione medica nel corso dell'anno 2022. Il 49% degli intervistati ha riferito di averlo fatto per migliorare le proprie prestazioni scolastiche o per gestire l'umore prima di un'interrogazione. Solo il 5% degli adolescenti ascoltati ha detto di aver assunto i farmaci per "sballarsi".

Il dato aveva raggiunto la sua punta massima nel 2017 con l'11,3% degli adolescenti sotto psicofarmaci per poi scendere al 6,6% nel 2021. Ora i numeri risultano quasi raddoppiati rispetto allo scorso anno. Le cifre restituiscono sicuramente la fotografia di una generazione tormentata dai problemi psicologici. A diffondere lo studio condotto nel 2022 è l'Istituto di fisiologia Clinica del Consiglio nazionale delle ricerche di Pisa (Cnr-Ifc) – Espad* Italia (European School Survey Project on Alcohol and Other Drugs).

Da anni le statistiche denunciano questo fenomeno. Gli psicofarmaci senza prescrizione medica rappresentano da sempre la categoria di sostanze psicoattive più utilizzate dai giovanissimi dopo alcol e cannabis. La maggior parte degli adolescenti intervistati usa farmaci per dormire (il 10,8% delle ragazze contro il 4,9% dei coetanei dell'altro sesso), farmaci per l'attenzione, farmaci per l'umore e farmaci per le diete, usati dal 4% delle ragazze contro l'1% dei coetanei.

In un anno, il numero di studenti che ammette di fare un uso frequente di psicofarmaci è quasi raddoppiato: nel 2021 era dell'1,1%, mentre nel 2022 è passato all'1,9%. Indicativo è anche il dato relativo alle modalità d'uso dei farmaci: il 49% dei giovani ha detto di impiegare farmaci per l'attenzione per le prestazioni scolastiche, mentre il 64% di chi usa farmaci per le diete ha detto di assumerli per migliorare il proprio aspetto. Solo il 5% dei ragazzi (contro il 10% del 2021) ha detto di averne fatto un uso generico per lo "sballo".

Il 53% degli intervistati ha inoltre detto di aver fatto uso di psicofarmaci in precedenza anche sotto controllo medico. 

Lo studio rivela anche informazioni relative all'accessibilità: il 16% degli studenti è a conoscenza di luoghi in cui procurarsi farmaci senza prescrizione come quelli relativi ai disturbi del sonno. Più difficile, invece, ottenere quelli per l'attenzione. Il 50% degli utilizzatori sa di poterli trovare a casa propria, mentre il 18,7% a casa di amici. Esiste inoltre un mercato telematico di psicofarmaci, come sottolineato dal 29% dei giovani ascoltati.

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