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Ikea: di nuovo in vendita le polpette e le torte al cioccolato

Dopo lo stop per la presenza di carne di cavallo rilevata in Repubblica Ceca il colosso svedese tornerà, dal 15 aprile, a commercializzare in Italia le sue famose polpette. Le torte di mandorle e cioccolato bloccate per la presenza di colibatteri sono invece già disponibili.
A cura di Susanna Picone
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Dopo lo stop per la presenza di carne di cavallo rilevata in Repubblica Ceca il colosso svedese tornerà, dal 15 aprile, a commercializzare le sue famose polpette. Le torte di mandorle e cioccolato bloccate per la presenza di colibatteri sono invece già disponibili.

Tornano disponibili nei punti vendita Ikea in Italia le polpette in precedenza ritirate perché coinvolte nello scandalo carne di cavallo. Tracce di carne equina non segnalata, in particolare, erano state rilevate in Repubblica Ceca e non nel nostro Paese dove, appunto, il colosso svedese tornerà a commercializzare le sue polpette a partire dal prossimo 15 aprile. Come hanno spiegato i vertici dell’Ikea in una conferenza stampa i controlli in Italia sono sempre stati negativi, ma la cautela è d’obbligo. Dunque, per questo motivo, i controlli saranno sempre maggiori “per rafforzare la tracciabilità lungo tutta la catena alimentare”. Controlli più elevati anche in seguito all’altro scandalo che ha coinvolto l’azienda svedese, quello delle torte al cioccolato con tracce di colibatteri.

I maggiori controlli si concretizzano in diverse azioni – In questo caso l’allarme è nato da analisi effettuate in Cina e ha comportato il ritiro del prodotto da molti Paesi compresa l’Italia. Ma queste tipologie di dolci, fa sapere Ikea, sono già tornati nei ristoranti dei punti vendita italiani. I maggiori controlli voluti dall’azienda si concretizzano in diverse azioni: “Abbiamo ridotto il numero di fornitori e questo ha permesso di intensificare e migliorare i controlli – così Valerio Di Bussolo, direttore della comunicazione dell’azienda – aggiungendo analisi del Dna come normale procedura sui lotti di carne cruda da lavorare e sul prodotto finale”. A questo si aggiungono poi altri requisiti richiesti ai fornitori che saranno verificati da enti indipendenti di certificazione di qualità.

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