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Omicidio Giulia Cecchettin

I volontari del carcere di Montorio contro Filippo Turetta: “Qui già 3 suicidi, per lui favoritismi”

Secondo l’associazione per i diritti dei carcerati “Sbarre di Zucchero”, Filippo Turetta sarebbe stato favorito rispetto ad altri detenuti nella struttura di Montorio. “Mentre gli altri si suicidano in celle di isolamento, lui può giocare alla Playstation”. Dal carcere la replica: “Per lui nessun trattamento di favore”
A cura di Gabriella Mazzeo
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Nel carcere di Montorio, a Verona, sono 3 i suicidi avvenuti dietro le sbarre e tutti e tre, denuncia l'associazione Sbarre di Zucchero, sono passati inosservati. Il carcere di Montorio è, come tutti gli altri in Italia, sovraffollato e soffre per la mancanza cronica di agenti di polizia penitenziaria ma, denuncia l'associazione, c'è chi in questa situazione sta meglio degli altri. Il riferimento va a Filippo Turetta, 22 anni, detenuto nel penitenziario del Veronese.

Il giovane, che ha sequestrato e ucciso l'ex fidanzata e coetanea Giulia Cecchettin l'11 novembre scorso, per l'associazione sarebbe "un privilegiato" e la sua presenza sarebbe diventata ormai "ingombrante" rispetto ai 490 carcerati che ogni giorno lottano contro condizioni di vita ai limiti della dignità umana nelle loro celle.

L'associazione Sbarre di Zucchero ha spiegato che la presenta di Turetta a Montorio era stata inizialmente accolta con il silenzio nonostante il malumore. "Avevamo scelto di restare il silenzio – spiegano Monica Bizaj, Micaela Tosato e Marco Costantini -. Dopo aver reso noto il malumore che aleggiava tra detenuti, parenti e avvocati. Davanti alla perdita di 3 giovani vite abbiamo deciso di agire davanti al differente trattamento detentivo riservato a Turetta. Nel carcere di Verona c'è chi può giocare alla Playstation e chi viene abbandonato in una cella di isolamento".

L'associazione chiede poi di "capire perché esistano i privilegi". "Un diritto – spiegano – se non è per tutti diventa un privilegio". Dal carcere, invece, hanno smentito qualsiasi "favoritismo" per Turetta. La direttrice della casa circondariale ha sottolineato che per il 22enne non esisterebbero "trattamenti di favore". "I detenuti che come lui sono in infermeria non hanno le occasioni di socialità degli altri, pertanto hanno accesso a una Playstation. Questo non è un privilegio". Poi aggiunge "di Playstation ne arriveranno altre a breve".

In una lettera aperta dei carcerati, erano stati smentiti i favoritismi per il 22enne. "La popolazione carceraria – c'era scritto – non avrebbe acconsentito ad agevolazioni di favore rispetto ad altri.

Secondo Sbarre di Zucchero, però, i privilegi del 22enne accusato di aver ucciso l'ex fidanzata sono lampanti. "In un carcere dove manca praticamente tutto, dalle occasioni lavorative fino all'assistenza medica e docce per tutte le sezioni, c’è una sezione con a disposizione la consolle dei videogiochi". "In tutte le altre sezioni – sottolineano -regna il nulla più disperato, tanto disperato da portare al suicidio".

Nel frattempo però Turetta resta nella sezione infermeria, dove è in osservazione. Non è in isolamento, fanno sapere dal carcere, perché si vogliono evitare atti di autolesionismo. In cella vi è un altro detenuto anziano che gli fa da "tutore e consigliere". Nei suoi pomeriggi avrebbe giocato poche volte alla Playstation, passando molto del suo tempo a leggere alcuni libri avuti in carcere. Nonostante siano ormai trascorsi due mesi dall'omicidio, Turetta è ancora in attesa di una valutazione finale per passare a una sezione normale, lì dove – secondo la direzione del carcere – il 22enne inizierà la sua "vera vita da detenuto".

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