Grecia, Mati come Pompei: madri e figli trovati morti abbracciati. Governo: “Incendi dolosi”

Mati come Pompei dopo l’eruzione del Vesuvio che la distrusse, è il paragone lanciato dalla tv greca per descrivere quanto avvenuto nelle scorse ore nella cittadina balneare a 40 chilometri da Atene, una delle più colpite dalle fiamme che hanno avvolto l'area facendo decine di morti e centinaia di feriti oltre a migliaia di evacuati. Un paragone tutt'altro che esagerato soprattutto dopo aver ascoltato le terribili e angoscianti testimonianze di superstiti e soccorritori che da ore sono impegnati ininterrottamente per spegnere i vasti fronti di fiamme che hanno avvolto la zona. Davanti ai loto occhi infatti si sono palesate immagini che ricordano da vicino la tragedia di Pompei del 79 d.C., quando l’eruzione del Vesuvio sorprese intere famiglie in casa.
Tra cumuli di cenere e resti di abitazioni e automobili completamente distrutte, infatti, giacevano anche i corpi carbonizzati di madri e figli ritrovati morti abbracciati come in un estremo tentativo di proteggersi dalle fiamme e confortarsi davanti alla tragedia che li stava colpendo. Secondo i testimoni, la cittadina proprio come Pompei è stata completamente cancellata ed è proprio lì che si è registrato il massimo numero di morti. Molti infatti sono rimasti bloccati tra fiamme e scogliera senza possibilità di salvezza, trovando una morte atroce. "Mati non esiste nemmeno più come insediamento. Ho visto cadaveri, auto bruciate, mi sento fortunata ad essere viva" ha rivelato una donna sopravvissuta agli incendi alla tv greca Skai. Come riferito dalla Croce Rossa, 26 corpi carbonizzati sono stati scoperti nel cortile di una villa proprio a Mati, mentre tanti altri sono stati ritrovati nelle auto, come ha confermato il portavoce del governo greco.
"Abbiamo visto scene raccapriccianti, con almeno 12 ore di inferno e orrore partite da ovest ma poi, a causa del vento, i danni maggiori e le vittime si sono registrate sulle coste est dell'Attica" ha detto l'ambasciatore italiano in Grecia Efisio Luigi Marras. Proprio a Mati nei giorni scorsi erano stati in visita diversi italiani come racconto di Michele D'Ambrosio, ex sindaco di Santeramo (Bari), che si trova con altri italiani in vacanza ad Atene. "Nei giorni scorsi ero stato a Mati e lì ho visto diversi italiani. Ad Atene ci sono nostri connazionali ovunque, ma non so altro. Il nostro gruppo, che ha visitato l'Attica nei giorni scorsi, è rimasto comunque incolume. Dopo aver soppresso un volo per Bari previsto ieri sera, ci hanno trasferiti ieri notte in un albergo, con due pullman, dall'aeroporto alla periferia di Atene" ha spiegato D'Ambrosio.
Intanto fonti del governo greco, polizia e vigili fuoco ipotizzano che gli incendi non siano affatto casuali ma anzi di origine dolosa. "Dalle 6 di ieri mattina alle 6 di questa mattina abbiamo registrato 47 roghi, tutti in luoghi molto vicini" hanno riferito infatti fonti del governo greco. "Sono bruciati terreni boscosi e coltivati, uno dopo l'altro E questo dimostra che è impossibile dire che siano casuali" hanno spiegato le autorità basandosi sui primi dati raccolti da vigili del fuoco e polizia