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“Grazie per avermi fatto sentire speciale”. La lettera di un ragazzo down al pronto soccorso

I medici del pronto soccorso dell’ospedale di Vercelli hanno ricevuto una lettera di ringraziamento da parte di un ragazzo affetto da sindrome di down: “Grazie per avermi fatto sentire speciale”.
A cura di Davide Falcioni
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Era stato portato al pronto soccorso dell'ospedale di Vercelli per un malore, ma a differenza di quanto capita troppo spesso con pazienti che si lamentano del servizio lui ha sentito il bisogno di ringraziare medici e infermieri per il trattamento ricevuto. Protagonista un ragazzo affetto da sindrome di down che due giorni fa, dopo essere stato assistito dai sanitari, ha pensato di ringraziarli scrivendo loro un toccante bigliettino: “Grazie per avermi fatto essere speciale” ha scritto il giovane piemontese.  “Siete stati molto gentili e grazie con tutto il mio cuore”. Un messaggio pieno di umanità che ha commosso medici, infermieri e anche gli altri pazienti che hanno assistito alla scena.

E' stata la pagina Facebook dell'Asl di Vercelli a raccontare l'episodio: "Il messaggio che vedete è stato scritto da un ragazzo affetto da sindrome di down assistito dal nostro pronto soccorso  che prima di andar via ha voluto lasciare al personale questo biglietto . ‘Grazie per avermi fatto essere speciale‘. Vogliamo condividerlo perché è pieno di umanità. La vita in pronto soccorso è fatta di sorprese. Spesso brutte, perché ci si deve confrontare con l’urgenza e con il primo soccorso; è un luogo particolare in cui l’umanità emerge in tutta la sua forza: a volte con emozioni negative, in altri casi in cui predomina la volontà semplice di dire grazie. Ognuno lo fa a modo suo. E questo biglietto a noi tutti è sembrato speciale per la sua normalità".

Il messaggio del ragazzo ha rappresentato senza dubbio un bell'attestato di stima e un importante riconoscimento di professionalità per una struttura, qual è il pronto soccorso, costantemente sotto pressione per il numero di richieste, la gravità delle situazioni che vanno affrontate e la fatica di rispondere a tutti in tempi brevi.

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