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“Gravi danni neurologici dopo il vaccino anti Covid”, la sentenza: quanto riceverà ogni mese come indennizzo

Il Tribunale di Asti ha stabilito che il Ministero della Salute dovrà riconoscere un indennizzo mensile a una donna di 52 anni di Asti che avrebbe subito gravi danni neurologici in seguito al vaccino contro il Covid-19 Comirnaty prodotto da Pfizer-BioNTech.
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Il Tribunale di Asti ha riconosciuto il diritto a ricevere un indennizzo statale mensile a una donna di 52 anni che avrebbe subito gravi danni neurologici dopo aver ricevuto il vaccino anti Covid che oggi le impediscono di camminare.

A dare notizia della sentenza di primo grado emessa dal Tribunale di Asti il 26 settembre sono stati gli avvocati della donna, titolare di una tabaccheria di Asti, Renato Ambrosio, Stefano Bertone, Chiara Ghibaudo e Stefania Gianfreda. In base a quanto si apprende, il Ministero della Salute, che in sede amministrativa aveva respinto la richiesta di indennizzo presentata dalla donna, è stato condannato a riconoscere il legame.

Alla donna spetterà un'indennità di circa 3.000 euro mensili in pagamenti bimestrali. È importante specificare che si tratta di una sentenza di primo grado, quindi non definitiva qualora le parti presentino ricorso.

Il caso

La donna, che aveva ricevuto due dosi del vaccino anti Covid Comirnaty (prodotto da Pfizer-BioNTech), ha iniziato a presentare i primi sintomi ad aprile 2021, fino al ricovero nell'ospedale di Orbassano, in provincia di Torino, il 10 febbraio 2022. Qui ha ricevuto la diagnosi di "sospetta mielite infiammatoria trasversa". Nel referto con cui il 17 febbraio è stata dimessa i medici scrivevano che "non è escludibile un ruolo scatenante del vaccino".

Dopo la diagnosi, la donna ha quindi avanzato in sede amministrativa la richiesta di indennizzo, respinta inizialmente dal Ministero della Salute e Aifa (Agenzia italiana del farmaco).

La perizia elaborata dai due consulenti tecnici di ufficio, Agostino Maiello e Stefano Zacà, nominati dal giudice civile ha però emesso un parere diverso, dando ragione alla donna. I tecnici infatti hanno "concluso per un nesso di causa molto forte fra l'evento e il danno grave subito", spiega l'avvocato Bertone.

La decisione del Tribunale di Asti

Da qui la decisione del Tribunale di Asti di condannare il Ministero della Salute e Aifa a riconoscere un indennizzo alla donna per il danno subito, in base a quanto stabilito dalla legge n.210 del 1992. Tra gli argomenti presentati dal giudice a sostegno della sentenza – spiegano i legali della donna – c'è la ridotta distanza tra la vaccinazione e la comparsa dei sintomi.

Inoltre, sempre in base a quanto riferito dagli avvocati della donna, nella sentenza viene anche citato un database dell'Aifa secondo cui fino al 2022 si sarebbero verificati 593 casi di mielite trasversa registrati dopo vaccinazione, di cui 280 associati ai vaccini a mRna.

In termini legali l'indennizzo e il risarcimento non sono la stessa cosa. Il risarcimento consiste nel pagamento per il danno causato a una persona attraverso un atto illecito di cui si è responsabile, l'indennizzo è una somma di denaro dovuta a una persona che ha subito un danno o una perdita non causati da un atto illecito che quindi implica una responsabilità civile.

Cos'è la mielite infiammatoria trasversa

La mielite infiammatoria trasversa è una malattia immuno-mediata molto rara che colpisce il midollo spinale, causando un'interruzione della "comunicazione – spiega il sito dell'Istituto Superiore di Sanità (Iss) – tra le fibre nervose e i tessuti innervati, provocando diversi tipi di disturbi, tra i quali dolore, alterazioni della sensibilità, del movimento, disturbi della minzione".

Non sempre le cause di questa condizione sono individuabili, ma tra quelle note ci sono alcune malattie neurologiche infiammatorie, ma anche infezioni, malattie del sistema immunitario e altre patologie che possono causare danni alla mielina, ovvero il rivestimento che avvolge e protegge le fibre nervose. Tra i sintomi iniziali noti ci sono debolezza muscolare, soprattutto gambe e braccia, dolore alla schiena e al torace, alterazioni della sensibilità alle gambe, problemi intestinali o alla vescica.

Una revisione pubblicata su Science Direct a luglio 2022 indica la mielite trasversa come un raro evento avverso associati ai vaccini contro il Covid-19, spiegando che dall'inizio delle vaccinazioni alla pubblicazione dell'articolo erano stati segnalati 593 casi di mielite trasversa. Un numero che coincide con i casi riportati nel database di Aifa citato nella sentenza del Tribunale di Asti secondo quanto riferito dai legali della donna.

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