Gli occhi lucidi alla guida bastano per il test antidroga: l’avvocato spiega perché è meglio non rifiutarsi

Rifiutarsi di sottoporsi a un test antidroga in presenza di un sospetto ragionevole che si siano assunti stupefacenti prima di mettersi alla guida è un reato. Lo ha ribadito una sentenza della Corte di Cassazione di Palermo del 26 settembre, scritta in risposta al ricorso di un automobilista che era stato sanzionato appunto per essersi rifiutato di sottoporsi a dei controlli.
La Cassazione ha giudicato tale ricorso come "inammissibile" perché ha ritenuto che gli agenti abbiano agito legittimamente nel richiedere il test, in quanto il conducente presentava sintomi collegati all'assunzione di droghe, come occhi lucidi, arrossamento delle mucose nasali e scarsa attenzione.
Per questo, l'imputato è stato condannato secondo l'articolo 187 del Codice della strada, che prevede un'ammenda tra i 1500 e i 6000 euro e la reclusione da un mese fino a un anno.
Questa sentenza "non cambia nulla rispetto al passato". A spiegarlo a Fanpage.it è l'avvocato penalista Giuseppe di Palo. "Viene confermato che in presenza di elementi sintomatici gli agenti possono chiedere di eseguire il test" perché il sospetto può appunto derivare da un'osservazione diretta di alcuni sintomi che fanno da campanello d'allarme.
Tali segnali possono essere individuati "come tutti quelli che fanno pensare che qualcuno sia in uno stato di alterazione. Ma non esiste una definizione specifica e uniforme. Proprio per questo motivo possono nascere delle controversie", spiega di Palo.
"Perciò, anche se si ritiene di subire un abuso, è consigliabile rispettare la richiesta di sottoporsi al test e, se possibile, documentare la situazione per difendersi meglio in caso di contenzioso", dice ancora il penalista. "Si potrebbe per esempio fare un video che riporti le proprie condizioni, così da dimostrare in futuro che i sintomi rilevati dagli agenti non erano presenti".
Ma rimane che solo in assenza di questi sintomi "non si può costringere il conducente a eseguire il test". Se ci sono invece delle condizioni che, a prescindere dalle loro cause, fanno sospettare un uso di sostanza, allora sussiste sempre il reato di rifiuto.