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Covid 19

Gimbe: “Contagi e ricoveri da Covid sono stabili ma elevati, a Pasqua usiamo le mascherine”

Il monitoraggio Gimbe di questa settimana evidenzia che tutti gli indicatori Covid sono in calo, ma attenzione: “Ci sono oltre 1,2 milioni di positivi, oltre 60mila casi al giorno e un tasso di positività dei tamponi antigenici al 15,5%”, avvisa Cartabellotta.
A cura di Tommaso Coluzzi
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Contagi, ricoveri, vittime. Tutti gli indicatori del Covid sono stabilmente in calo questa settimana, secondo quanto registrato dal consueto monitoraggio Gimbe. I numeri, però, restano ancora molto alti: i nuovi casi sono 438.751 (meno 6,5% rispetto alla settimana scorsa); i ricoverati con sintomi sono 10.207 (meno 0,4%); i ricoverati in terapia intensiva sono 463 (meno 1,7%); i decessi sono 929 (meno 11,4%); gli attualmente positivi sono 1.218.075 (meno 3,6%). Il dato più importante è l'ultimo, che permette una riflessione ulteriore: è vero che i dati sono in calo, ma ci sono ancora quasi un milione e mezzo di positivi in Italia.

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Nel frattempo, però, la campagna vaccinale si è praticamente fermata: i nuovi vaccinati sono crollati e questa settimana sono appena 8.501, un quarto dei quali nella fascia tra i 5 e gli 11 anni.

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Il numero delle persone che non hanno ricevuto ancora una dose di vaccino contro il Covid, però, è molto alto: sono 6,9 milioni, di cui 2,65 sono momentaneamente protetti per via della guarigione da Covid da meno di sei mesi. Insomma, gli attualmente vaccinabili sono 4,25 milioni, in ogni caso moltissimi.

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"Che la campagna vaccinale si sia arrestata – spiega il presidente di Gimbe, Nino Cartabellotta – è ormai un dato di fatto, nonostante 4,25 milioni di persone vaccinabili con prima dose e 2,28 milioni con dose booster. I tassi di copertura vaccinale, infatti, nell’ultimo mese hanno registrato incrementi davvero esigui". E lancia l'allarme sulla quarta dose agli immunocompromessi: "Dopo un mese e mezzo dal via libera per i pazienti più fragili, le esigue coperture e le rilevanti differenze regionali documentano un vero e proprio flop, alimentato dal senso di diffidenza per un ulteriore richiamo". Bene l'allargamento anche a over 80, over 60 fragili e ospiti delle Rsa, ma c'è bisogno di "strategie di chiamata attiva, di fatto mai attuate in maniera sistematica".

"Alla vigilia delle festività pasquali – conclude Cartabellotta – se da un lato tutti gli indicatori certificano una fase di plateau, la circolazione del virus rimane ancora molto elevata". Ci sono "oltre 1,2 milioni di positivi, oltre 60mila casi al giorno e un tasso di positività dei tamponi antigenici al 15,5%". Perciò "rimane indispensabile mantenere comportamenti prudenti, evitando assembramenti e soprattutto utilizzando le mascherine al chiuso".

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