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La scomparsa di Gaia Randazzo

Gaia, sparita su nave Genova-Palermo. Indagini sul telefonino, il giallo dell’ultimo sms inviato

La prossima settimana in procura si svolgerà l’accertamento irripetibile sullo smartphone della giovane trovato accanto alla felpa in una panchina della nave. I genitori: “Non si è uccisa, aveva tanti progetti per il futuro”.
A cura di Davide Falcioni
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I familiari di Gaia, la ventenne sparita mentre, a bordo dalla nave Superba della compagnia Gnv la notte tra il 10 e l'11 novembre, da Genova raggiungeva la Sicilia, sperano di potere avere risposte sulla sorte della ragazza dalla prossima settimana.

Il 29 in procura si svolgerà l'accertamento irripetibile sullo smartphone della giovane trovato accanto alla felpa in una panchina della nave. Si è parlato di un messaggio scritto da Gaia che sarebbe solo arrivato a destinazione quando la nave stava per giungere a Palermo. I genitori non credono che la figlia si sia suicidata lanciandosi in mare come invece sospettano gli inquirenti.

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I legali Aldo Ruffino e Paolo Grillo che assistono i genitori spingono affinché sia fatta luce sulla vicenda non tralasciando altre possibili piste, come quella dell'aggressione. "I genitori non credono che la figlia si sia uccisa – dicono gli avvocati – Non c'era alcun segno che lasciasse trasparire un simile epilogo. Non l'avrebbero lasciata partire con il fratellino di 15 anni a bordo di una nave se avessero pensato che la figlia avesse questa intenzione. Rocco e Angela Randazzo ritengono che questa pista non sia l'unica da approfondire perché Gaia non aveva mai manifestato alcun proposito del genere, e la sera stessa della partenza, poco prima di salire a bordo della nave, ha inviato ai familiari un messaggio vocale nel quale appariva serena".

Secondo i coniugi Randazzo Gaia "non aveva alcuna ragione per togliersi la vita: aveva tanti progetti per il futuro del tutto incompatibili con un proposito suicida e li aveva anche comunicati ai propri genitori". Stava anche studiando per prendere la patente di guida – dicono i familiari – che negano avesse avuto una delusione amorosa".

I genitori di Gaia si chiedono, a questo punto, se qualcuno tra i presenti a bordo della "La Superba" ricordi di averla vista durante la navigazione, da sola o in compagnia di qualcuno. E rivolgono un appello a tutti coloro i quali avessero qualcosa da riferire su Gaia. Gli avvocati Aldo Ruffino e Paolo Grillo, incaricati dalla famiglia, sono convinti che la diversificazione delle piste investigative sia di fondamentale importanza per ritrovare la giovane e ricostruire quanto accaduto durante quella notte, al fine di accertare se la sua scomparsa sia da attribuire ad una tragica fatalità, oppure alla eventuale responsabilità di terzi.

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