Gaia Randazzo, l’ex fidanzato non crede al suicidio: “Mi aveva lasciato lei”

“Come la conoscevo io, non ci credo all’ipotesi di suicidio, non credo che abbia potuto farlo. Mi aveva lasciato lei”, così l’ex ragazzo di Gaia Randazzo, la 20enne sparita improvvisamente mentre viaggiava sul traghetto Genova-Palermo nella notte tra il 10 e l'11 novembre, ha rivelato di non credere all’ipotesi dell’estremo gesto della ragazza, ipotesi privilegiata dalla Procura dopo la perizia sul cellulare della giovane ma rigettata dalla famiglia.

Una affermazione molto importante perché molti degli elementi raccolti dall’indagine in corso si riferiscono proprio al rapporto interrotto tra i due ragazzi. Il perito incaricato dai pm infatti si è concentrato su alcuni spezzoni di video ma anche su alcuni messaggi non inviati e note scritte sullo smartphone in cui la ragazza sembrerebbe turbata e farebbe riferimento all’ex ragazzo e alla relazione finita.

“Ogni essere umano ha quei momenti così in cui pensa una cosa molto brutta ma poi si pente. Però noi parlavamo tranquillamente e a me Gaia non ha mai parlati di queste cose” ha aggiunto il giovane raggiunto dalla trasmissione di “Chi l’ha visto?”

Il ragazzo ha confermato che il messaggio in cui Gaia Randazzo ha scritto “Ti amo, scusa per tutto 3.28 addio (chiamatelo)” non gli è mai arrivato. Quando lo ha scritto, la giovane era sul traghetto in navigazione ma successivamente avrebbe continuato a usare il telefono consultando pagine di e-commerce precedentemente salvate prima di sparire.

“Le cose non andavano più bene tra noi anche a causa della lontananza ma mi ha lasciato lei tre quattro giorni prima della partenza con una telefonata” ha rivelato il ragazzo, aggiungendo: “Io ci credevo e volevo formare un futuro con lei. Quando il fratello mi ha chiamato dicendo che era sparita mi è morto il cuore”.

Parole che fanno ipotizzare alla mamma di Gaia Randazzo che a scrivere quel messaggio non sia stata lei ma altri. La famiglia infatti ritiene che qualcuno possa averle fatto del male durante la navigane mentre il fratello e gli altri passeggeri dormivano. “Si è spostata di quattro piani, dal quinto è arrivata al nono dove è stata trovata la felpa, qualche telecamera deve averla inquadrata”, ha ripetuto la mamma in trasmissione. “Perché una persona che sta per suicidarsi dovrebbe consultare pagine di e-commerce per fare acquisti?” si chiede la mamma.