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Furti d’auto in 20 secondi e traffico di cocaina: arrestate 68 persone in Sicilia, Calabria e Lombardia

Gli arresti sono stati eseguiti da oltre 400 carabinieri, eseguendo un’ordinanza cautelare emessa dal gip su richiesta della Direzione distrettuale antimafia di Catania. Tra gli arrestati anche esponenti delle cosche milanesi Cappello e Cursoti.
A cura di Davide Falcioni
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Sessantotto persone sono state arrestate dai carabinieri del comando provinciale di Catania che hanno sgominato due organizzazioni criminali: una dedita al furto di automobili, l’altra al traffico di cocaina. Più di 400 uomini dell’Arma hanno eseguito un’ordinanza cautelare emessa dal gip, su richiesta della Direzione distrettuale antimafia etnea. Tra gli arrestati anche esponenti delle cosche milanesi Cappello e Cursoti. Nell’inchiesta, denominata ‘Carback’, altre 20 persone sono indagate in stato di libertà.

Gli arresti, nell'ambito dell’operazione, denominata "Carback", sono stati eseguiti nelle province di Catania, Siracusa, Agrigento, Pavia e Vibo Valentia da carabinieri del comando provinciale di Catania coadiuvati da militari dell’Arma del XXII reggimento Sicilia, dello squadrone Cacciatori e dei nuclei elicotteri e cinofili. Le indagini, coordinate della Dda Catania, hanno individuato due associazioni criminali del rione San Giorgio.

La prima era dedita alla commissione di furti di automobili, per la maggior parte destinati all’estorsione con il metodo del ‘cavallo di ritorno’, ovvero il pagamento di un ‘riscatto’ per la restituzione dell’auto al proprietario. La seconda era dedita al traffico di cocaina. Sono 113 i capi di imputazione contestati agli indagati, tra i quali figurano, oltre agli arrestati, altre persone denunciate ma attualmente a piede libero.

I reati ipotizzati, a vario titolo, sono associazione mafiosa, associazione a delinquere finalizzata al furto, estorsione, ricettazione, associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti con l’aggravante mafiosa, acquisto e detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio e detenzione illegale di armi e munizioni. Nel corso delle indagini gli inquirenti hanno documentato come, meticolosamente organizzati in tre ‘batterie’, ciascuna con una competenza territoriale ben precisa, gli indagati per i furti d’auto erano in grado di rubare un'auto in appena 20 secondi. Altri, invece, avevano il ruolo di mediatori con i proprietari dei mezzi rubati, per concordare la restituzione del veicolo dietro versamento di un “riscatto”, di importo variabile tra i 500 e 1.500 euro.

Nel filone di indagine relativo agli stupefacenti, invece, è stato accertato un ingente traffico di cocaina, all’ingrosso e al dettaglio, con partite di droga, acquistate al prezzo di 42.000 euro al chilogrammo, destinate alle fiorenti piazze di spaccio nei rioni di Librino e San Giorgio, ma anche a Nicolosi, Siracusa, Trapani e Palermo.

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