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L'omicidio di Niccolò Ciatti in Spagna

Arrestato uno dei ceceni accusati del pestaggio e dell’omicidio di Niccolò Ciatti

Un uomo ceceno che partecipò al pestaggio e all’omicidio di Niccolò Ciatti in una discoteca a Lloret de Mar, in Spagna, nell’agosto del 2017, è stato arrestato in Francia in esecuzione di  un mandato di arresto europeo emesso in base a una ordinanza di custodia cautelare del Gip di Roma, su richiesta della Procura della Repubblica.
A cura di Davide Falcioni
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Un uomo ceceno ritenuto responsabile del pestaggio e della morte di Niccolò Ciatti in una discoteca a Lloret de Mar, in Spagna, nell'agosto del 2017, è stato arrestato in Francia in esecuzione di  un mandato di arresto europeo emesso in base a una ordinanza di custodia cautelare del Gip di Roma, su richiesta della Procura della Repubblica. Ciatti venne brutalmente picchiato in discoteca l'11 agosto 2017 e morì il giorno dopo e causa delle gravissime lesioni riportate.

Le autorità di polizia francesi, su attivazione dei carabinieri del Ros con il supporto del Servizio di cooperazione internazionale di polizia, hanno rintracciato e arrestato il ceceno a Strasburgo. Nella nota del Ros si legge che "il mandato di arresto europeo – emesso sulla base di una ordinanza di custodia cautelare in carcere del GIP del Tribunale di Roma, su richiesta della locale Procura della Repubblica – è stato spiccato anche nei confronti di un secondo ceceno già ristretto in Spagna per l'omicidio del connazionale (in quanto colpito da provvedimento restrittivo delle locali autorità). Le investigazioni, svolte in costante raccordo con i collaterali spagnoli – prosegue il comunicato -, hanno consentito di acquisire solidi elementi identificativi degli autori del delitto e ricostruire appieno la dinamica dell'evento. Sono state avviate le procedure di estradizione".

Come venne ucciso Niccolò Ciatti

Era il 12 agosto del 2017 quando Niccolò Ciatti morì a causa di un calcio che gli venne sferrato alla testa: l'aggressione venne documentata dalle telecamere della discoteca, quindi la polizia spagnola impiegò poco tempo per identificare gli aggressori, ovvero Rassoul Bissoultanov, 26 anni, ceceno, atleta di lotta libera, Khabibul Kabatov, 22 anni, e Movsar Magomedov, 24 anni. Nei primi giorni di indagine I Mossos d’Esquadra, la polizia catalana, spiegarono che i tre sembravano aver agito con "tattica paramilitare". Il pestaggio infatti fu estremamente rapido e violento. Alessandro Cattani, uno degli amici che era con Niccolò, raccontò: "Quando è scoppiato il finimondo, io ero poco più avanti, e Niccolò invece stava camminando dietro di qualche metro. All'improvviso tra la folla è stato spintonato da qualcuno, come succede spesso in discoteca. Niccolò si è girato per capire ed è stato colpito da uno dei giovani. Erano delle bestie, non delle persone. Non si sono fermate neanche vedendolo a terra e gli hanno tirato una pedata. È stato incredibile, sembravano matti. Gente addestrata a colpire. Senza scrupoli".

Benché fossero stati identificati fin da subito gli autori dell'omicidio il 24 luglio 2019 il giudice istruttore del tribunale di Blanes rinviò a giudizio con l'accusa di omicidio volontario solo per Bissultanov, archiviando le posizioni di Kabatov e Magomedov. La svolta ieri con l'arresto di uno dei due, e ricerche che proseguono per l'altro.

Omicidio Ciatti, Nardella "Arresto ceceno è buona notizia"

L'arresto di uno degli uomini ritenuti responsabili del pestaggio e della morte di Niccolò Ciatti in una discoteca a Lloret de Mar, in Spagna, nell'agosto del 2017 "è una buonissima notizia. Vorrei ringraziare i carabinieri del Ros e tutto il servizio di cooperazione internazionale. È un'ottima operazione che ci dà fiducia e speranza riguardo allo sviluppo delle vicende giudiziarie", ha dichiarato il sindaco di Firenze Dario Nardella ai microfoni di Lady Radio. "Ricordo – ha aggiunto Nardella – quando siamo stati in Spagna insieme al babbo di Niccolò, nel novembre 2018, per parlare con i magistrati e cercare di capire quali fossero gli aspetti che rallentavano il percorso giudiziario. Ora siamo vicini ad avere risposte e questa è una bella notizia".

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