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Forlì, uomo di 79 anni precipita con il deltaplano e muore

Ennio Terzi, un elettricista romagnolo in pensione di 79 anni, è morto questa mattina a Rocca San Casciano, vicino a Forlì, dopo essere precipitato con il deltaplano. Il velivolo è stato trovato in un capannone abbandonato e per l’uomo non c’era ormai più niente da fare.
A cura di Davide Falcioni
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Ha perso la vita praticando la sua grande passione per il volo libero. Ennio Terzi, un elettricista romagnolo in pensione di 79 anni, è morto questa mattina a Rocca San Casciano, vicino a Forlì, dopo essere precipitato con il deltaplano. L'allarme è scattato intorno a mezzogiorno, quando un testimone ha segnalato l'incidente mobilitando i Vigili del Fuoco con due automezzi e cinque uomini, il personale del Soccorso Alpino stazione Monte Falco e l'elisoccorso di Pavullo nel Frignano dotato di verricello. Secondo le persone che per caso hanno assistito all'incidente il deltaplano avrebbe avuto un'oscillazione in aria per poi cadere in picchiata verso il basso nei pressi del fiume Montone.

Per individuare i rottami è stato fatto alzare in volo anche un elicottero dei carabinieri di Forlì. L'ultraleggero è stato localizzato però dai Vigili del Fuoco nel parcheggio di una fabbrica di ceramica in disuso da tempo, lungo la via Nazionale. Purtroppo per Terzi non c'era già più nulla da fare e a nulla è servito l'intervento dei soccorritori. I militari hanno provveduto al sequestro dei resti del deltaplano ridotto ad un ammasso di rottami al fine di stabilire le cause e la dinamica dell'incidente. Le condizioni atmosferiche stavano peggiorando, ma al momento della tragedia non stava piovendo. La vittima, secondo una prima ricostruzione dei fatti, era decollata dal suo podere ed aveva una grande passione per il volo.

Quello che ha visto protagonista l'anziano romagnolo è stato il secondo incidente aereo mortale nella regione in appena 24 ore. Nel tardo pomeriggio di domenica infatti ha perso la vita un 62enne reggiano al confine tra la provincia dei Reggio Emilia – nei territori di Guastalla e Luzzara – e quella di Mantova, non lontano dal fiume Po. Dopo il decollo il deltaplano ha cominciato a scendere in picchiata, roteando su se stesso per poi finire al suolo.

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