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Fondi PNRR alla ricerca, Lincei: “No cattedrali nel deserto”, Parisi: “Scegliere i progetti migliori”

L’Accademia Nazionale dei Lincei: “Occorre vigilare affinché la grande occasione del PNRR non si trasformi in una indiscriminata corsa ai finanziamenti”.
A cura di Davide Falcioni
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Giorgio Parisi
Giorgio Parisi

I fondi del Pnrr in ricerca sono un'occasione più unica che rara in un Paese in cui a lungo si è disinvestito su questo settore. Per questo occorre prestare la massima attenzione affinché i finanziamenti non si rivelino poco fruttuosi. È l'appello lanciato al Governo dalla Commissione Ricerca dell’Accademia Nazionale dei Lincei, che pur apprezzando l’azione dell'esecutivo per sostenere e valorizzare il settore della ricerca con l’investimento di 6,9 miliardi di euro in 4 anni, chiede che neppure un euro vada sprecato.

Roberto Antonelli (Lincei): "Finanziamenti anche a fine PNRR"

"Occorre – spiegano gli esperti dei Lincei – vigilare affinché questa grande occasione non si trasformi in una indiscriminata corsa ai finanziamenti. La formulazione dei bandi avrà la massima importanza: i Partenariati Estesi dovranno proporre temi di ricerca di base e applicata realmente innovativi, lungimiranti e volti allo sviluppo del Paese. Le Infrastrutture di Ricerca – laboratori, banche dati, apparecchiature e grandi attrezzature – oltre a essere costituite per ben precise finalità scientifiche – dovranno rappresentare un’impalcatura a sostegno e a disposizione dell’intera comunità scientifica nazionale anche dopo la chiusura del PNRR". Secondo Roberto Antonelli, filologo, linguista e presidente dell’Accademia Nazionale dei Lincei, "è importante un piano che preveda una continuità dei finanziamenti anche a fine PNRR. Non possiamo edificare cattedrali nel deserto poi abbandonate all’interrompersi del finanziamento pubblico, sarebbe una strategia perdente. Bisogna pensare a fondi per l’assunzione di ricercatori non a termine, affinché il loro numero sia messo in linea con quello dei dottori di ricerca, come ha detto anche la ministra Messa nel suo intervento al CNR per la presentazione della relazione sulla ricerca e l’innovazione".

Parisi: "Nei bandi di progetto servono misure ‘antuitrust'"

Dello stesso avviso Giorgio Parisi, premio Nobel per la Fisica 2021 e vicepresidente dell’ Accademia: "È fondamentale che le scelte siano fatte confrontando progetti diversi e selezionando i migliori. All’inizio del prossimo mese usciranno i bandi per i Partenariati Estesi: è assolutamente necessario che i bandi siano scritti con estrema attenzione in maniera da non trovarsi davanti a un numero limitatissimo di maxiprogetti per i quali la scelta diventa obbligata. Nutro fiducia che così sarà e che nei bandi ci saranno le opportune misure ‘antitrust’", ha concluso il premio Nobel.

Secondo la Commissione Ricerca dell’Accademia Nazionale dei Lincei "il personale a tempo determinato che sarà assunto per i progetti del PNRR dovrà essere selezionato con cura affinché possa costituire un serbatoio di ricercatrici e di ricercatori che potranno potenzialmente entrare nelle Università e negli Enti pubblici di ricerca, ma anche – attraverso le sinergie pubblico-privato – nelle aziende. I fondi per la ricerca sono importanti, ma il patrimonio più importante da creare e custodire sono i ricercatori e le loro competenze e doti scientifiche".

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