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Follia in strada: uccide piccioni, li decapita e li lancia nelle auto in transito

L’assurda scena nel centro di Firenze dove il protagonista del gesto è stato fermato con l’accusa di crudeltà contro gli animali. Secondo gli inquirenti, infatti, l’uomo attirava i volatili con delle briciole di pane, poi li catturava e decapitava e infine andava in giro a lanciarli nelle auto di passaggio.
A cura di Antonio Palma
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Pensate di guidare la vostra auto tranquillamente in strada magari coi finestrini aperti per sfuggire al calore di questi giorni e di vedervi arrivare al'improvviso all'interno dell'abitacolo della vettura un piccione morto, decapitato e sanguinante. Sono i momenti di pura follia vissuti da alcuni automobilisti di passaggio nel pomeriggio di martedì nel centro di Firenze. Quando gli agenti di polizia son arrivati sul posto, dopo diverse segnalazioni da parte dei passanti, non credevano ai loro occhi: fermo in mezzo alla strada c'era un uomo con in mano carcasse di piccioni morti che, per motivi tutti da accertare, era pronto a scagliare  nei finestrini aperti delle auto in transito.

Protagonista dell'assurdo gesto un uomo di 33 anni originario del Togo per il quale è scattata immediatamente la denuncia all'autorità giudiziaria per atti di crudeltà contro gli animali, un'accusa per la quale rischia fino a 2 anni di carcere, e violazione delle leggi sull'immigrazione in quanto trovato anche sprovvisto di regolari documenti. A sorprenderlo in flagrante sono stati i vigili urbani del capoluogo toscano a cui i cittadini allarmati avevano segnalato il caso. Quando gli agenti del municipale lo hanno individuato nell'isola pedonale, al centro del viale Fratelli Rosselli, teneva in una mano le carcasse di piccioni morti e nell'altra  un sacchetto di plastica con briciole di pane. Secondo la ricostruzione degli inquirenti, in pratica il 33enne utilizzava il pane come esca per attirare i volatili e quando questi si avvicinavano li afferrava per il collo e, con una sorta di tronchesi ritrovata nel sacchetto con attaccate diverse piume, li uccideva decapitandoli. Infine si divertiva a gettare nei veicoli in transito i resti degli uccelli morti.

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