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Foggia, vanno all’obitorio per piangere il fratello morto a 49 anni: multati

La denuncia di tre persone dalla provincia di Foggia multate per violazione delle prescrizioni anticoronavirus davanti all’obitorio presso cui si erano recate per vedere il fratello morto improvvisamente: “Spiace constatare che nel momento del dolore più grande non ci sia stato un briciolo di comprensione, in nome del buonsenso, o anche solo dell’umana pietà”
A cura di Susanna Picone
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Tre persone multate per aver raggiunto un Comune diverso da quello in cui vivono per piangere la scomparsa del fratello, morto nei giorni scorsi a 49 anni. A riportare l’accaduto, registrato nella provincia di Foggia, è FoggiaToday. I tre fratelli di Salvatore Antonelli, presidente dell’Asd San Paolo di Civitate amatissimo da tutti in paese e scomparso improvvisamente la domenica di Pasqua, sono stati sanzionati per 1200 euro per aver violato di fatto le misure anti-coronavirus spostandosi in un Comune diverso da quello in cui vivono. Il quotidiano riporta le parole di Massimo, il fratello di Salvatore che vive a Torremaggiore (Foggia) e che, senza pensarci due volte, quando ha saputo che il 49enne aveva avuto un arresto cardiaco si è messo in macchina: “Alle 20.44 mi ha chiamato Sergio, mio fratello, e mi ha detto che Salvatore aveva avuto un arresto cardiaco. Il tempo di mettermi qualcosa addosso e mi sono avviato per San Paolo. Lì ci hanno riferito che la salma era stata trasportata all'obitorio del cimitero. Sergio, che si trovava sul posto, era arrivato prima di tutti. Io ero con la mia auto. Quando è arrivato Michele, l'altro nostro fratello, da Ortona, provincia di Chieti, c'erano già i carabinieri. Per prima cosa gli hanno chiesto i documenti, senza nemmeno capire cosa fosse successo. Lo hanno identificato. Hanno detto che era la prassi. Hanno multato lui, me e Sergio. La motivazione è l'allontamento dal domicilio", ha spiegato.

"La morte di mio fratello giustifica l'allontanamento dal domicilio" – La multa è stata elevata dai carabinieri della locale stazione: si contesta la norma che vieta lo spostamento in un comune diverso in assenza di comprovate esigenze lavorative, di assoluta urgenza o di motivi di salute. Nei verbali, notificati in un secondo momento, è specificato che hanno violato le misure spostandosi a San Paolo di Civitate a seguito della morte del fratello Salvatore. "La morte di mio fratello giustifica l'allontanamento dal domicilio – le parole di Massimo – La legge va rispettata e siamo stati noi per primi, nonostante la disperazione di quelle ore, a chiedere ad amici e parenti di osservare le prescrizioni perché non avrebbero potuto dire addio a Salvatore come avrebbero voluto. Ma spiace constatare che nel momento del dolore più grande non ci sia stato un briciolo di comprensione, in nome del buonsenso, o anche solo dell'umana pietà".

Anche su Facebook, dove in tanti avevano condiviso la notizia della morte di Antonelli – anche l’amministrazione comunale aveva ricordato il quarantanovenne -, è esplosa la polemica per la multa ai fratelli: “Non pagate assolutamente nulla. Almeno in una tragedia simile ci doveva essere un po’ di tolleranza. Multassero chi sta in giro senza motivazione”, uno dei tanti commenti apparsi sul profilo di uno dei multati.

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