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Firmato l’accordo tra il commissario Arcuri e le farmacie: mascherine chirurgiche a 50 centesimi

Dopo le proteste della categoria stamattina è stata fatta chiarezza. Tutte le farmacie e le parafarmacie italiane saranno messe in condizione di vendere a tutti i cittadini le mascherine chirurgiche al prezzo massimo di 50 centesimi di euro, al netto dell’Iva: è quanto prevede un accordo firmato dall’Ordine dei farmacisti, Federfarma, Assofarm e commissario Arcuri.
A cura di Davide Falcioni
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Le mascherine chirurgiche verranno vendute a un prezzo massimo calmierato di 50 centesimi di euro ciascuna. È una delle decisioni comunicate ieri sera nel corso della conferenza stampa dal Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, scatenando però una reazione furubonda da parte di molti farmacisti, secondo i quali il prezzo di acquisto per loro sarebbe addirittura superiore a quello di vendita. Per questa ragione molte farmacie hanno smesso di venderle come "forma di autotutela" e a Napoli Michele Di Iorio, presidente di Federfarma, si è scagliato contro la confusione a suo dire generata dal governo: "Abbiamo assistito, a mio avviso, a un corto circuito informativo grave. Il premier davanti a 60 milioni di italiani ha detto che le mascherine si venderanno a 50 centesimi senza Iva, contemporaneamente il commissario Arcuri ha scritto che si devono vendere a 50 centesimi più Iva, ovvero 61 centesimi".

Dopo le proteste della categoria questa mattina è stata fatta chiarezza. Tutte le farmacie e le parafarmacie italiane saranno messe in condizione di vendere a tutti i cittadini le mascherine chirurgiche al prezzo massimo di 50 centesimi di euro, al netto dell’Iva: è quanto prevede un accordo firmato dall'Ordine dei farmacisti, Federfarma e Assofarm. I commercianti non subiranno nessun danno economico. Alle farmacie che, negli ultimi giorni, hanno acquistato mascherine chirurgiche ad un prezzo superiore ai 50 centesimi verrà garantito, stando a quanto prevede l'intesa, un rimborso ed assicurate forniture aggiuntive tali da riportare la spesa sostenuta, per ogni singola mascherina, al di sotto del prezzo massimo deciso dal Governo. Ma non è tutto perché nel pomeriggio verrà firmato un ulteriore accordo che permetterà alle associazioni di farmacisti di negoziare, congiuntamente con il Commissario, l’acquisizione di importanti quantitativi di mascherine ad un prezzo inferiore a quello massimo fissato dall’ordinanza n. 11.

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