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Firenze, morto Roberto Frezza, caduto dal tetto della scuola. L’amico: “Volevamo fare un selfie”

Non ce l’ha fatta Roberto Frezza, ricoverato in ospedale dopo essere precipitato dal tetto del suo ex istituto scolastico nella notte tra il 22 e il 23 gennaio. Il 20enne si era introdotto nel cortile con un amico per scattare delle foto ricordo.
A cura di Gabriella Mazzeo
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Roberto Frezza (foto da Facebook)
Roberto Frezza (foto da Facebook)

Per Roberto Frezza non c'è stato purtroppo nulla da fare. Il 20enne era stato ricoverato in prognosi riservata all'ospedale fiorentino di Careggi dopo essere precipitato dalla tettoia dell'Isis Gobetti Volta a Bagno Ripoli nella notte tra il 22 e il 23 gennaio. Frezza avrebbe scavalcato insieme a un amico il cancello d'ingresso della scuola.

Secondo la testimonianza fornita dal ragazzo al quotidiano La Nazione, la vittima voleva mostrargli dove aveva studiato e riprendere quella piccola bravata con il cellulare. Una volta entrati nell'area dell'istituto, i due sarebbero saliti sul tetto tramite la rampa esterna delle scale antincendio. Frezza avrebbe messo un piede in fallo, precipitando da un'altezza considerevole. A dare l'allarme, l'amico della vittima. Il ragazzo ha raccontato la sua versione dei fatti anche alla forze dell'ordine.

Il 20enne promessa del calcio sarebbe morto così, mentre cercava di scendere dal tetto del suo ex istituto scolastico dopo aver scattato foto dall'alto con l'amico e aver fatto qualche video. Nella prima versione fornita dal compagno di avventura di Frezza, non era stato menzionato il cellulare.

Il dispositivo elettronico del 20enne deceduto è stato infatti ritrovato sul tetto dell'istituto, poco lontano dal punto in cui il ragazzo è caduto. L'amico ha quindi integrato la sua versione, confessando il particolare del video. "Una bravata da pischelli" ha raccontato in lacrime alle forze dell'ordine.

Roberto Frezza si era iscritto alla facoltà di ingegneria, era una giovane promessa del calcio ed era un gran tifoso della Fiorentina. L'amico che lo conosceva lo descrive come un ragazzo tranquillo, sempre disponibile e allegro, identico a tanti altri ragazzi della loro età. Al momento sono ancora in corso accertamenti sulla dinamica dei fatti. Si esclude che i due volessero introdursi nei locali scolastici

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