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Finti venditori di aspirapolvere “Folletto” raggirano oltre cento anziani: come funzionava la truffa

Quattro arresti messi a segno dai carabinieri della compagnia di Genova San Martino nell’ambito della truffa ‘Folletto’. Ex dipendenti dell’azienda ‘Vorwerk’, si facevano consegnare gli aspirapolvere promettendo una riparazione, poi li rivendevano.
A cura di Biagio Chiariello
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Si sono finti agenti di vendita dell'aspirapolvere ‘Folletto' e sono riusciti a truffare centinaia di anziani. Quattro persone – due genovesi che si occupavano della frode ‘porta a porta' e due complici titolari di una ditta specializzata in riparazione e rivendita di elettrodomestici per la pulizia della casa con sedi a Genova e a Senise, in Basilicata – sono state arrestate nell'ambito dell'operazione denominata non a casa ‘Folletto', condotta dai militari guidati dal Ten. Col. Michele Lastella, Comandante del Reparto Operativo di Genova, e dal Magg. Umberto Pepe, Comandante della Compagnia di Genova San Martino. Sono ritenute responsabili, a vario titolo, di truffa, ricettazione e sostituzione di persona, con l'aggravante dell'età avanzata delle vittime.

La turffa del ‘Folletto'

L'attività di indagine è stata avviata dai militari dell'Arma nel mese di luglio del 2020 e si è conclusa lo scorso mese di marzo. Stando a quanto ricostruito i due due genovesi, ex dipendenti della ‘Vorwerk', fingevano di essere ancora agenti della nota azienda tedesca, si presentavano presso le abitazioni delle ignare vittime e, rappresentando un difetto di fabbrica nell’aspirapolvere da loro posseduto, se lo facevano consegnare insieme agli accessori promettendo una una riparazione con riconsegna. Gli stessi elettrodomestici erano poi rivenduti a ignari acquirenti attraverso piattaforme di vendita online, tra cui ‘Market Place di Facebook', oppure ricettati attraverso l’attività commerciale degli altri due arrestati, due fratelli titolari di una ditta.

Danno di 200mila euro alla ‘Vorwerk'

Le indagini hanno permesso di appurare  che solo nel capoluogo ligure, il gruppo ha messo a segno oltre cento truffe con la medesima tecnica, molte di queste però non è stata denunciate alle forze dell'ordine. Il danno complessivo stimato, alle vittime e alla ditta ‘Vorwerk' è stimato in circa 200mila euro, tutti i destinatari delle ordinanze sono stati sottoposti agli arresti domiciliari.

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