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Femminicidio Pordenone: “Aurelia aveva scoperto che lui la tradiva, voleva lasciarlo”

“La tradiva e voleva lasciarlo”. A gettare luce sulle dinamiche di coppia che hanno preceduto l’efferato omicidio di Aurelia Laurenti, assassinata dal compagno Giuseppe Forciniti a Roverdo in Piano (Pordenone) è il papà della vittima, Giuseppe Laurenti. “Questa estate, dopo la scoperta sul cellulare di lui, era venuta da noi coi bambini, ma poi era tornata con lui per il bene dei miei nipoti”
A cura di Angela Marino
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"La tradiva e voleva lasciarlo". A gettare luce sulle dinamiche di coppia che hanno preceduto l'efferato omicidio di Aurelia Laurenti, assassinata dal compagno Giuseppe Forciniti a Roverdo in Piano (Pordenone) è il papà della vittima, Giuseppe Laurenti. "Questa estate mia figlia aveva visto il cellulare di Giuseppe, lo aveva controllato e aveva trovato l'evidenza di almeno una relazione con un'altra donna – dice ai media locali – ce n'era anche una seconda, ne sono certo". A quel punto, racconta "Aurelia ha lasciato la casa a Roveredo ed è venuta coi bambini da noi. È stato un momento bruttissimo, poi è tornata da lui, per non far del male ai mie nipoti".

L'avvocatessa: "Ha ucciso una donna, non lo difendo"

Mercoledì sera dopo aver accompagnato i due figli di 3 e 8 anni dal cognato Giuseppe Forciniti, 33 anni, ha assassinato la compagna a coltellate nella villetta in cui vivevano insieme da sette anni. Dopo il delitto, l'infermiere si è presentato in Questura ancora macchiato di sangue, invocando prima l'irruzione in casa di un ladro e poi un'aggressione da parte della vittima ai suoi danni, alla quale avrebbe risposto. Alla luce di alcuni comportamenti, tra cui l'aver affidato i bambini al cognato, gli inquirenti ipotizzano che la condotta di Forciniti possa essere volontaria e, verosimilmente, premeditata. Rossana Della Rovere, l'avvocatessa inizialmente indicato dal Forciniti per la sua difesa, ha rifiutato l'incarico perché in contrasto con le sue "battaglie a tutela dei diritti delle donne".

"Aurelia era un angelo adorava i bimbi e gli animali"

Tutta la comunità di Roveredo è ora sotto choc. "Siamo distrutti – dice ancora il padre – Aurelia era un angelo, una ragazza semplice che adorava gli animali, la sua casa, i bambini. Aveva conosciuto Giuseppe in una vacanza in Calabria, 20 anni fa, ma non erano neanche ragazzi, erano proprio adolescenti". Forciniti, da pochi mesi in servizio nel reparto di Ortopedia del Santa Maria degli Angeli di Pordenone, è un dipendente dell'Azienda sanitaria Friuli Occidentale. Aurelia, invece, si era candidata alle ultime elezioni al paese natale, San Quirino, nella lista San Quirino Cambia. Si occupava esclusivamente della casa e dei figli.

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