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Femminicidio Mary Bonanno, la lettera delle figlie ai funerali: “Lei ci ha insegnato ad amare”

Tante persone hanno partecipato questa mattina ai funerali a Castelvetrano di Mary Bonanno, la donna uccisa la scorsa settimana dal marito Francesco Campagna, che dopo il femminicidio si è suicidato. Il parroco: “Chiediamo scusa per non averla capita”.
A cura di Susanna Picone
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Una folla commossa ha partecipato questa mattina ai funerali a Castelvetrano (Trapani) di Mary Bonanno, la donna di 49 anni uccisa la scorsa settimana dal marito Francesco Campagna, che dopo il femminicidio si è suicidato. A celebrare le esequie, nella parrocchia Maria Santissima Annunziata, c’erano don Rino Randazzo con Giuseppe Pipitone della parrocchia Santa Lucia.

Don Rino ha letto una lettera delle figlie della vittima al termine dei funerali: "Lei ci ha insegnato ad amare, ora non ci saranno più le videochiamate". Hanno parlato di lei anche i suoi generi, "non una suocera, ma una brava mamma che ha dato luce anche a loro".

Il sacerdote ha ricordato Mary Bonanno come una delle volontarie della parrocchia: "Faceva parte dell'equipe del centro d'ascolto, sempre disponibile ad ascoltare tutti ma nessuno ha capito che lei aveva bisogno d'ascolto. Oggi chiediamo scusa a lei per non averla capita". Don Randazzo ha quindi annunciato che la sala della Caritas parrocchiale verrà intitolata alla memoria della donna vittima di femminicidio.

Per oggi il Sindaco di Castelvetrano, Giovanni Lentini, ha proclamato il lutto cittadino con le bandiere esposte a mezz'asta. "Mary non è un caso di cronaca: è una ferita aperta nel cuore della nostra comunità – aveva detto il sindaco – Castelvetrano rende omaggio alla sua memoria, ma allo stesso tempo si impegna a fare di più per educare, prevenire, proteggere".

Una folla commossa si era riunita già ieri sera a Castelvetrano per partecipare a una fiaccolata organizzata da alcune colleghe della donna. "Il valore di questa manifestazione sta nella presenza di tante donne e tanti uomini e dimostra – ha detto il sindaco – che nella nostra comunità va penetrando questo senso di ribellione rispetto alla cultura del possesso. Dobbiamo educare all'amore, sperando che in futuro possano evitarsi così tragici come quello che ha vissuto, qualche giorno fa, la famiglie di queste due vittime".

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