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Femminicidio Lecce, trovata l’arma con cui Carfora ha pugnalato Sonia Di Maggio

Nascosto sotto un cumulo di pietra a circa 200 metri dal luogo del delitto è stato trovato il coltello da sub con cui Salvatore Carfora ha assassinato Sonia Di Maggio. Trovati anche gli abiti insanguinati che il killer ha nascosto nei pressi del cimitero di Otranto dove ha passato la notte dopo l’omicidio.
A cura di Angela Marino
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Il coltello da sub con cui Salvatore Carfora ha assassinato Sonia Di Maggio è stato ritrovato dagli agenti di polizia del Commissariato di Otranto. A condurre gli agenti al ritrovamento le indicazioni del killer, che dal giorno del delitto è in custodia. Il coltello a serramanico, lungo 20 centimetri e con lama di 8, era stato nascosto sotto un cumulo di pietra a circa 200 metri dal luogo del delitto, nei pressi della scuola materna di Specchia Gallone. Mentre gli abiti insanguinati (giubbotto, felpa, pantaloni e calze) erano nascosti dietro un muretto a secco, coperti da un cumulo di pietre, alle spalle del cimitero di Minervino, dove il 39enn pregiudicato ha trascorso la sua notte da ricercato dopo l'omicidio. Presenti sul posto anche numerose tracce di sangue, che la Scientifica ha rilevato.

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I fatti sono avvenuti la sera del 1 febbraio a Specchia Gallone, in Salento, dove la vittima si era trasferita per stare vicino al nuovo fidanzato, Francesco, carpentiere. Stavano camminando insieme in via Pascoli, diretti al supermercato per alcuni acquisiti, quando Salvatore Carfora, l'ex di Sonia, li ha aggrediti in strada. Si è avventato subito su Sonia, secondo gli inquirenti il suo obiettivo primario, l'aha afferrata per il collo e la colpita 20 volte con il coltello da sub. Poi, mentre la ragazza moriva dissanguata, si è allontanato tra lo sgomento generale. È stato rintracciato l'indomani, nel centro di Otranto, mentre tentava di salire su un treno, diretto a Lecce, per poi rientrare a Napoli, dove vive in un dormitorio per senza tetto. Carfora aveva avuto una brevissima storia con la vittima, ma da quando si erano lasciati non aveva smesso di minacciarla e di minacciare il suo fidanzato. "Farai una brutta fine", gli avrebbe ripetuto. Nonostante tutto, le minacce non sono mai state denunciate. Carfora ha un precedente di lesioni a danno di un parcheggiatore napoletano.

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