Femminicidio di Tolentino, il killer ha percorso 120 km ma è arrivato in monopattino per uccidere l’ex moglie

Era giunto a Tolentino il giorno prima dopo aver percorso in auto oltre 120 km ma per uccidere l'ex moglie Gentiana, Nikollaq Hudhra ha usato un monopattino per non farsi riconoscere e aggredirla di sorpresa. È quanto emerge dall'interrogatorio del 55enne che ieri sera ha ucciso l'ex moglie in strada del centro di Tolentino, in provincia di Macerata. Per questo al reo confesso gli inquirenti contestano l'omicidio volontario premeditato aggravato dalla crudeltà.
"Ha confessato, ha confermato e ammesso completamente la propria responsabilità. Ha detto che è stato lui e che voleva farlo" ha rivelato la sua avvocata, aggiungendo: "Ha detto che l’ha fatto per salvare la vita dei figli che lei voleva avvelenarli". In realtà la coppia era separata da tre anni dopo una separazione molto burrascosa, seguita anche a segnalazioni per maltrattamenti, e i figli hanno ormai 23 e 20 anni.
“Ho fatto quello che dovevo” avrebbe affermato l’uomo anche subito dopo il femminicidio attendendo su una panchina l'arrivo delle forze dell'ordine come si vede in un drammatico video che ha registrato gli attimi dopo l'aggressione mortale. Secondo quanto ricostruito, era giunto dall'Umbria, dove vive a Passignano sul Trasimeno, nella serata di venerdì con la sua auto. Sul luogo dell'aggressione però è arrivato con un monopattino che si era portato nel bagagliaio e col quale ha sorpreso la vittima.
"Conosceva la mia auto", ha spiegato il 55enne che, stando ai primi rilievi sul corpo della donna, ha colpito la ex moglie di spalle mentre questa era la telefono con un'amica e stava recandosi al lavoro come badante. L'omicida aveva premeditato tutto, col mezzo veloce è passato inosservato arrivando a pochi passi dalla vittima senza che la donna si accorgesse del suo arrivo. Infine i fendenti con un coltello di circa trenta di centimetri chiuso in una busta di plastica e nascosto in una tasca di una tuta da lavoro.
Sarà ora l'autopsia a chiarire con quanti fendenti l'uomo si è accanito sulla donna colpita più volte al collo e morta in pochi istanti per la grave emorragia. Pare che l'uomo abbia sferrato almeno una decina di coltellate senza nemmeno tirar fuori la lama dalla busta. Infine ha infierito sul corpo esanime della donna colpendola a calci prima di sedersi sulla panchina accanto. L’avvocata di Hudhra non esclude di chiedere una perizia che valuti la capacità di intendere e volere del suo assistito.