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Ex carabiniere ucciso, i risultati dell’autopsia: “Colpito da 40 pallini di fucile”

Silvano Nestola, militare in congedo, è stato ucciso la sera del 3 maggio a Copertino, in Salento. I proiettili risultano esplosi da due distanze differenti, segno che la vittima è andata incontro al suo killer, che gli ha sparato colpendolo al cuore. Ora sono indagati a piede libero il padre e la madre della donna con cui Nestola aveva avuto una relazione sentimentale.
A cura di Biagio Chiariello
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Almeno una quarantina di lesioni provocate dalla rosa di pallini di due misure differenti esplose dalle quattro cartucce con cui era stato armato il fucile semiautomatico cal.12 dell'assassino. Questo dice l'autopsia compiuta nel primo pomeriggio dal medico legale Roberto Vaglio sul corpo dell'ex carabiniere Silvano Nestola, ucciso a fucilate per strada a Copertino (Lecce) la sera del 3 maggio scorso mentre usciva dalla casa di sua sorella dove aveva cenato con suo figlio undicenne. I proiettili risultano esplosi da due distanze differenti, segno che la vittima è andata incontro al suo killer, che gli ha sparato colpendolo al cuore. Nestola è stato ucciso mentre usciva dalla casa di sua sorella dove aveva cenato con suo figlio undicenne. I funerali del militare si terranno domani pomeriggio 15 maggio alle 16.30 a Copertino nella Chiesa di San Gerardo.

Per l'omicidio sono indagati a piede libero il padre e la madre della donna con cui Nestola aveva avuto una relazione sentimentale, pare fino alla scorsa estate, dopo essersi separato dalla moglie. Si tratta di Michele Aportone, 70 anni, e della moglie Rossella Manieri, di 62 anni. Devono rispondere di concorso in omicidio aggravato dalla premeditazione, e concorso in detenzione e porto abusivo d’arma da fuoco. Sotto sequestro sono finiti due fucili calibro 12 (requisiti dall’abitazione della coppia e che si ipotizza sia l’arma utilizzata per compiere l’omicidio per compararli con le 4 cartucce dei bossoli repertati sulla scena del delitto). Nestola aveva indossato la divisa fino a settembre scorso, quando era stato riformato per motivi di salute e poi posto in quiescenza.

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