Evade dai domiciliari, la 75enne No Tav Nicoletta Dosio condannata: “Rifarei tutto”
L’attivista No Tav Nicoletta Dosio condannata a un anno e un mese di carcere per evasione dai domiciliari. I fatti contestati alla 75enne piemontese risalgono alla fine del 2016 quando la pensionata ed ex insegnante non rispettò una misura cautelare degli arresti domiciliari nella sua abitazione di Bussoleno per poter partecipare alle manifestazioni di protesta conto la Tav Torino Lione. Si tratta della terza condanna per la storica attivista della Val di Susa tra cui quella che la portò in carcere lo scorso anno dopo aver rifiutato qualsiasi misura alternativa. Scelte che Nicoletta Dosio ha sempre rivendicato co forza e che anche oggi, dopo la sentenza emessa dal Tribunale di Torino, ha confermato: “Rivendico tutto quello che ho fatto. Io sono sempre io".
La vicenda che ha portato alla nuova condanna aveva avuto inizio nel giugno di quattro anni fa quando Dosio fu sottoposta all'obbligo di presentazione alle forze di polizia in qualità di indagata per un episodio avvenuto nel corso di una manifestazione nei pressi del cantiere della Tav. Non rispettando la misura restrittiva, le furono imposti i domiciliari, ma anche in quel caso continuò a non osservare le disposizioni del giudice partecipando a eventi e iniziative no Tav anche fuori regione. A questo punto il processo per evasione. Inizialmente i pm le avevano contestato oltre 130 evasioni cioè una per ogni assenza riscontrata durante i controlli a casa, ma poi gli episodi sono stati ridotti a due. “Il numero 130 va riferito, in realtà, ai controlli delle forze dell'ordine. La condotta, semmai, è unica. Nicoletta peraltro non è mai scappata e non si è mai sottratta alla giustizia: ha sempre reso pubblici i suoi spostamenti” hanno sottolineato i suoi legali. Oltre a questa sentenza di primo grado, Nicoletta Dosio è stata già condannata a 8 mesi in appello per un’altra evasione dai domiciliari risalente ad anni prima.