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Esofago perforato dopo aver bevuto un succo di frutta alla mela

Una ragazza di 24 anni lunedì sera ha assaggiato un succo di frutta alla mela, probabilmente appartenente a un lotto in circolazione da anni e quindi scaduto. Le sue condizioni non sono gravi.
A cura di Davide Falcioni
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Una ragazza di 24 anni di Tarquinia lunedì sera è finita in ospedale con l'esofago perforato dopo aver bevuto un succo di frutta alla mela in un bar della zona. La donna si chiama Laura Emanuela Iftima, è di origine romena ma vive in Italia da anni: verrà dimessa  non prima di lunedì prossimo dall'ospedale: "Era la prima volta che entravo in quel bar – racconta – ero con mia cognata e un’amica. Io ho chiesto un cappuccino, mia cognata il succo di frutta. Il barista ha aperto davanti a noi la bottiglietta di vetro. Volevo assaggiarne un po’. Lei ha bevuto per prima, ma ha tenuto il liquido in bocca che le bruciava, non ha fatto in tempo ad avvertirmi che io ho sorseggiato dallo stesso bicchiere e ho mandato giù. Non ho bevuto tanto, giusto un pochino. Ho sentito subito un bruciore enorme sulle labbra e la bocca – spiega – e man mano che il succo scendeva giù per la gola, la sensazione si faceva insopportabile; era come un fuoco. A un certo punto non riuscivo più a respirare e sono svenuta". Anche la cognata di Laura è stata curata nel pronto soccorso di Tarquinia con una prognosi di una settimana per ustioni. Il padre del titolare del bar, inoltre, ha assaggiato il succo per capire cosa stava succedendo e ad oggi avverte bruciori nel deglutire cibi e liquidi.

 L'azienda produttrice del succo di frutta che poteva costare la vita alla 24enne ha ritirato l'intero lotto dal commercio. Un atto dovuto, secondo i protocolli Haccp di prevenzione dei pericoli di contaminazione alimentare, che scatta dal momento della segnalazione dell’incidente all’autorità sanitaria. Indagano i carabinieri del Nas. Il lotto in questione, a quanto si apprende, sarebbe scaduto il 21 marzo, quindi si deduce fosse in circolazione da anni.

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