Escrementi dei cani in strada, a Napoli scatta il controllo del Dna sulle feci

Guai in vista a Napoli per i proprietari di cani che non sono attenti ai loro animali durante le passeggiate cittadine. Per combattere il fenomeno degli escrementi lasciati suoi luoghi di passaggio, infatti, il comune partenopeo ha appena avviato un progetto sperimentale che prevede il prelievo di campioni di feci dell'animale e l'esame del dna per risalire all'autore e di conseguenza al suo padrone. Nello stesso provvedimento si impone ai proprietari che non lo avessero già fatto, di iscrivere il cane all'anagrafe canina regionale, di munirsi di dispositivo per la rimozione delle feci, e di sottoporre il cane al prelievo ematico per la leishmania. L'intento è quello di costituire una banca dati del Dna canino che servirà a comparare il Dna estratto degli escrementi trovati in strada e il Dna custodito, per poter identificare il proprietario che non ha rimosso le feci del proprio cane dalla strada.

Progetto pilota – Il progetto, che vede una partnership tra Comune di Napoli, la Asl Napoli 1 e l'Istituto zooprofilattico sperimentale del Mezzogiorno, partirà inizialmente solo in alcune aree  specifiche, i quartieri della quinta Municipalità Vomero-Arenella, per poi essere esteso a tutta la città. I controlli in strada saranno effettuati da un nucleo composto sia da agenti della polizia municipale che da addetti ai servizi veterinari dell'Asl Na 1. "Il progetto mira a migliorare il decoro urbano, ma allo stesso tempo a prevenire rischi per la salute pubblica e anche a ridurre il fenomeno dell'abbandono dei cani" ha spiegato il vicesindaco di Napoli Tommaso Sodano, aggiungendo "E' un percorso che mette insieme la difesa degli animali, il miglioramento della qualità della vita e la prevenzione per la tutela della salute dei cittadini".